Clochards aumentano…come spot elettorali!

di Rita Occidente Lupo
Flessibile il numero degli homeless: fra i 90.000 ed i 100.000 in Italia, specialmente anziani. Recentemente troppi gli ‘stabilizzati’, che malgrado la pensione ed una casa popolare, non riescono a giungere a metà mese. A tale mole, impinguante le fila delle mense di solidarietà, avvalendosi d’eventuali sussidi pubblici, da addizionare i “single”, resi tali da separazioni e divorzi. Utenze e  dimore, prioritarie quando al coniuge va il domicilio per l’accudimento della prole ed il mantenimento nella maggior parte dei casi. Anche i flussi migratori giocano un ruolo rilevante nella mappatura dei clochards. Alla luce delle recenti contrazioni dell’offerta lavorativa, dello snidamento della clandestinità, anche per Asiatici, addensati non solo nel triangolo industriale, misure di sopravvivenza in rosso. Una richiesta massiccia presso la Caritas, che attraverso sportelli d’ascolto locali, attutisce l’urto del fabbisogno quotidiano. Con annesse problematiche psicologiche di sopravvivenza. Per tanti, la strada, spauracchio, ma unico luogo dove poter soggiornare, in attesa di sistemazioni alternative. In quanto al fabbisogno giornaliero, dalla spesa alimentare, a quella farmacologica, l’accattonaggio simulato, quando consanguinei nicchiano per la stringata economia familiare. Un Paese che vive di sogni, quello italiano, nel momento in cui pensa a sperperare fiumi di denaro per pubblicità elettorali, mega spot propagandistici, occludendo la concretezza di alcuni interventi, compendiati nei coloratissimi depliants elettorali: sostegno alle fasce deboli!