Regionali: de Cristofaro “Politica al servizio del cittadino”

Il programma che desidero condividere con i cittadini si pone l’obiettivo di affrontare in questi mesi delle tematiche vicine ai problemi di tutta la provincia di Salerno e alcune specifiche dei territori. Ciò al fine di poter offrire una linea chiara e netta di quanto nel concreto si vuole sottoporre all’attenzione di una pubblica opinione, troppo spesso narcotizzata da gossip, “inciuci” politici e altro, che hanno l’unico obiettivo di allontanare l’attenzione dai veri problemi, da quelli che viviamo nella nostra quotidianità, ma che ormai nascondiamo a noi stessi ipnotizzati da: fallaci dichiarazioni di ripresa economica, risparmio contrapposto alla tutela ambientale. L’elenco potrebbe continuare a lungo seguendo la politica del tutto va bene, pur essendoci tanto da fare, per fare andare davvero bene la nostra Regione. La politica spesso non vuole che i cittadini diventino consapevoli dei tempi in cui vivono.  In una realtà democratica, non una parola semplice da attuare, perché essa significa cogliere i pareri di tutti, maggioranze e minoranze, ascoltare quanto hanno da dire addetti ai lavori, oltre che i politici, e insieme lavorare per cercare  un modo che possa soddisfare i più, nell’affrontare le problematiche. Questo approcciarsi ai problemi in modo diverso non significa non essere decisionisti, ma anche qui è importante dare il giusto significato alle parole, perché decisionismo non è sinonimo di volere di uno su tutti, ma al contrario arrivare alla decisione dopo aver ascoltato i diversi punti di vista e sempre senza perdere di vista la realtà, che è la realtà di chi ogni giorno, immersa nel traffico delle città, con il relativo smog,  di chi va a fare la spesa, con il continuo aumento dei prezzi oramai incontrollabile, di chi va a lavorare, dovendo subire i ritardi e le carenze dei mezzi di trasporto efficienti solo nelle pubblicità, di chi paga tasse e bollette sempre più care, senza avere il riscontro in servizi, di chi non può più permettersi di vedere i propri figli proseguire negli studi, a causa di una carente situazione economica, di chi si sente impotente davanti a organizzazioni ospedaliere, che spesso perdono di vista la sofferenza psicologica, oltre che fisica, che c’è dietro una degenza, dietro una corsa al pronto soccorso. Il mio programma desidera dunque, nei suoi vari punti, non certo rispondere con la favola della bacchetta magica, che tutto si risolverà, ma parlare e denunciare: se non altro, il primo passo verso il cambiamento.