Regionali: Sinistra, Ecologia, Libertà, de Cristofaro “L’importanza dell’archeologia”

  Tra i vari punti di un programma che mi vede coinvolta come candidata, e che cercheremo di dipanare in questa serie di pillole giornalistiche, c’è una congrua parte che riguarda il recupero del nostro passato, fonte di rivalutazione del territorio all’insegna dell’eco-sostenibilità. Tante sono le possibilità che la provincia di Salerno offre per approfondire importanti temi storici sia riferiti ad un passato lontano sia  più recente  e di cui mi occupo, come appassionata di storia. La memoria di ciò che siamo stati è nel nostro DNA, ecco perché quando ci troviamo di fronte ad un reperto archeologico, che per alcuni può essere solo una vecchia pietra, dobbiamo chiederci a quale storia personale e unica quella pietra,quel ciottolo, ha contribuito. Personalmente mi emoziona pensare, in escursioni a scopo storico, di star camminando su pietre che sono state calpestate da miei antichi antenati, che avevano una propria storia, dei propri sentimenti, una propria anima. E non dobbiamo pensare che l’Archeologia, con la “A” maiuscola, sia da scoprire solo nei grandi siti famosi in tutto il mondo, la nostra Regione e in particolare la nostra provincia di Salerno, ha dei veri e propri tesori archeologici ancora da esplorare. Mi viene in mente ad esempio il sito archeologico di Buccino, che tra il Museo,recentemente inaugurato, e il parco archeologico urbano,offre un tuffo nel passato, facendo ripercorrere al visitatore un affascinante percorso sugli usi e i costumi dell’antica Volcei. Ma di pregevoli esempi ne potremmo fare tanti, come altrettanti percorsi turistico-storico possono essere fatti in altri territori della provincia. L’impegno della politica, dei futuri amministratori della Regione dovrebbe essere anche quello di sostenere e lì dove è necessario intervenire, affinché non vada disperso, un patrimonio turistico considerevole. Faccio un esempio: Scafati, provincia nord a confine con Pompei, pur avendone la possibilità non ha investito una parte del suo futuro economico sulla storia sia antica sia moderna.  La storia moderna, riferita al novecento ed alla seconda guerra mondiale, momento importante della vita della cittadina, viene celebrata annualmente,ma su di essa gli amministratori non hanno fatto nessun serio progetto turistico, che poteva attirare soprattutto studiosi del settore e studenti. I fatti sono stati raccontati pregevolmente in più opere dallo storico Angelo Pesce, ma un itinerario storico sui fatti che videro contrapporsi tedeschi da una parte e Quinta Armata e partigiani dall’altra, non è stato mai realizzato, lasciando all’erosione dei tempi un piccolo ponte ancora esistente su cui attraversarono il Sarno le truppe inglesi, e che di fatto determinò gli eventi con la possibilità per gli alleati di proseguire la marcia di liberazione. Ecco su cosa si deve lavorare, sulla fattibilità di discorsi turistici, che fondendo storia, arte religiosa e monumenti esistenti possa davvero favorire un’economia, che iniziando a viaggiare su canali diversi da quelli delle fabbriche inquinanti, potrebbe un giorno rivedere una rinascita ambientale, grazie alla capacità legiferante di effettuare vere riconversioni economiche.