Dopo le feste, divorzi!
Il 2009 s’è chiuso con indici elevati per separazioni e divorzi. Un progressivo incremento, che fa spazio sempre ulteriormente alle convivenze anche se non dichiarate, di fatto. Per le separazioni 82.291 unità; per i divorzi, circa 47.036 casi. Le cifre in ascesi fanno comprendere come il legame familiare sia in profonda crisi. Di qui il ruolo del mediatore familiare, nuova figura che si fa largo specialmente per tentare di tenere unito il nucleo soprattutto per i figli. Infatti questi, sarebbero i primi a risentire in ogni caso della nuova situazione che si viene a creare, nel caso di famiglie allargate. In alcuni Paesi, come Gran Bretagna, massicce richieste presso gli studi legislativi, nel day after natalizio. Molte coppie, transitano dai togati dopo aver vissuto insieme un periodo di relax coi figli, non lasciando loro alcun sentore della rottura postuma. Per gli studi legali il D-Day, cioe’ il giorno record dei divorzi, quello che registra maggiore afflusso di richieste subito dopo Capodanno. La convivenza prolungata, il cambiamento di punti di vista, le modifiche comportamentali, genesi della coppia che scoppia. E che chiede d’esser sciolta da un vincolo che avverte claustrofobico. L’amore, bello finchè dura, secondo molti, abituati a vivere il rapporto coniugale sull’onda emotiva. Ma i sentimenti, non sempre si traducono nelle emozioni della prima volta o dei primi tempi ed, a lungo andare, ruggine ed abitudinarietà scalfiscono anche le unioni, credute più solide. Lo stesso vivere quotidianamente insieme, finisce per perdere d’entusiasmo, se non si è maturi da reggere un menage a due. O quando non si è convinti, sbattendosi la porta alle spalle che, per dirla con Segal che “Amore sia non dover mai dire mi spiace!”