Salerno: “I Castellani” preziosa pubblicazione storiografica

    L’Associazione Culturale “I Castellani” ha, tra i fini statutari, “la conservazione e protezione dei beni della tradizione” nonchè “ la promozione e la realizzazione, per sé e per conto di terzi, di ogni tipo di prodotto editoriale”. In quest’ottica già da tempo ha intrapreso un progetto editoriale teso alla pubblicazione di ricerche pertinenti al territorio di appartenenza che ha avuto, come primo esito, “Giovi, Casale di Salerno. Dalle origini al 1762”, una preziosa indagine storiografica curata da Gennaro Avossa e pubblicata nel febbraio 2008. Orbene, l’Associazione, che peraltro indice il prestigioso “Premio Giovi – Città di Salerno” rivolto a studiosi di microstoria, ritiene ora di dare attuazione in modo più  incisivo a tale progetto con la Collana “Grani e melograni”, pensata per dare voce a chi voglia far emergere o conservare volti e storie che possano essere imperitura testimonianza e solida speranza per le generazioni future. La “voce” che inaugura la Collana è quella di Matteo Vicinanza, giovese purosangue trapiantato in Veneto che, con “Contastorie Giovese”,  ci offre una descrizione di Giovi di qualche decennio addietro attraverso i racconti, le testimonianze, gli aneddoti raccolti nella sua adolescenza e nei suoi frequenti ritorni al paese natio. Tornando a “Grani e melograni”, il titolo della  collana vuole sintetizzare le caratteristiche dell’Associazione in una singolare simbiosi con il melograno, pianta diffusa nei terreni giovesi, che produce frutti  dalla scorza dura ma protettiva che al loro interno custodiscono una miriade di grani succulenti. Infatti,  frutto di fatica, capacità e modestia è nata, trentacinque anni orsono, l’Associazione (il melograno); tanti, giovesi e non, hanno collaborato come i frutti, facendo vivere e rafforzando i valori della cultura giovese, salernitana e campana nel tempo (i grani). È stato possibile, quindi, rappresentare sia l’Associazione tutta sia la coesione dei Soci che, pur facilmente individuabili nelle loro singole soggettività, sono uniti da un vincolo saldo e comune non solo per obbiettiva destinazione, ma anche per funzione superindividuale. Simbolo, pertanto, di Fratellanza e Solidarietà, che ispirano il comportamento dei Soci non solo all’interno del sodalizio ma anche all’esterno, nei quotidiani contatti col mondo. Ma anche simbolo di Energia vitale e come tutti i frutti da seme, anche Fecondità, Abbondanza e  Prolificazione, tratti  che si possono opportunamente accostare, quale augurio iniziale, alla neonata collana. Essa rappresenta, per l’Associazione, la realizzazione di un progetto lungamente inseguito per mettere a disposizione di tutti la possibilità eccezionale di non far morire la nostra Storia, essenzialmente costruita sul “fare”.