“Salerno Danza in Barocco” al Teatro delle Arti

 Uno spettacolo elegante, sinonimo di gran classe e professionalità artistica. Due ore di pura danza, tra inimitabili virtuosismi e suggestive interpretazioni che hanno sancito, tra palco e platea, un’osmosi indefinibile di emozioni. È il successo del Gran Gala di apertura di “Salerno Danza in Barocco e non solo”, il primo appuntamento al Teatro Delle Arti con l’arte lanciata dal Re Sole che ha radunato in un’unica grande serata le stelle internazionali del palcoscenico. Dieci le coreografie proposte dagli illustri protagonisti durante la quale non sono mancate le sorprese. Oltre alla gestualità mista alla teatralità inconfondibile dell’etoile Luciana Savignano che ha riempito la scena, un’altra inaspettata esibizione ha rapito particolarmente lo spettatore. La guest annunciata Anbeta Toromani ha deciso infatti di calcare per la prima volta le tavole dello stabile salernitano danzando in coppia con Alessandro Macario, primo ballerino ospite del Teatro San Carlo di Napoli. Due i momenti che hanno consacrato l’armoniosa perfezione della coppia (anche nella vita): “Tranen Freien” di Diego Watzke e “Glis” di Alessandra Celentano. La magia volteggiata dell’evento, realizzato dal Comune di Salerno con il cofinanziamento dell’Unione Europea (POR CAMPANIA  FESR 2007-2013 – obiettivo operativo 1.12), prosegue domani sera venerdì 8 gennaio con una produzione esclusiva. Il famigerato coreografo barocco per eccellenza, Fredy Franzutti, presenterà con il suo Balletto del Sud “Voi che…bramate – da Paisiello a Mozart”, un viaggio danzato tra le atmosfere musicali del periodo attraverso le produzioni dei suoi più eccelsi compositori, Paisiello e Mozart appunto. Lo spettacolo ripercorre luci ed ombre del Barocco ed affida all’espressività della Compagnia la messa in scena di tutta la contraddittorietà dell’epoca. Una dualità principalmente rappresentata dai massimi compositori del secolo dai cui spartiti sono tratte le musiche che accompagnano quasi tutta la performance. Il titolo, che fonde il popolare “Voi che sapete” de ”Le Nozze di Figaro” di Mozart al “Saper Bramate” del “Barbiere” di Paisiello, prende spunto proprio dalla crasi delle più celebri produzioni del genio austriaco, ultimo figlio del barocco e precursore del settecento musicale, e dell’autore tarantino, tra i compositori più importanti ed influenti di quel periodo. “In un atto unico – spiega Franzutti – i danzatori celebrano l’estrosità del Barocco inteso non solo come momento artistico e culturale che caratterizzò il XVII secolo, ma anche come concetto di sovrastruttura sociale, in cui i comportamenti formali esaltano l’ipocrisia della facciata e le debolezze e le voluttà dell’essere umano vengono levigate e represse”. Riferimenti ad eventi storici, invenzioni scientifiche e particolari abitudini di quel tempo si animano sulla scena tradotti dal linguaggio della danza, laddove costumi ed accessori tipici sottolineano i momenti di gruppo. Una rivisitazione di ricerca, da base quasi filologica, che si traduce nei continui cambi: di abito, ora sfarzosi ora essenziali, dei movimenti coreografici, dalle pose pittoriche ai virtuosismi accelerati, con un disegno luci chiaramente ispirato al taglio del Caravaggio. Il tutto sotto la guida di un coreografo di cui la critica più autorevole mostra da tempo ampio interesse, sottolineandone i tratti originali e moderni del suo lavoro. Fredy Franzutti è infatti uno dei più noti e apprezzati coreografi nel panorama nazionale oggi. Con il suo Balletto del Sud, fondato il nel 1995,  ha già creato un repertorio di 30 spettacoli, alcuni anche proposti con successo a Salerno (come l’”Uccello di fuoco” con Lindsay Kemp). Tredici i danzatori in scena: Paula Estefani Acosta Carli, Jennifer Delfanti, Elena Marzano, Nicolina Karageorgieva, Lisa Osmieri, Silvia Calzolari, Alessandro De Ceglia, Luca Lago, Vito Lorusso, Carlos Montalvan, Calogero Failla, Massimiliano Rizzo, Stefano Fossat.