Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo, sindaco fino al 20 gennaio?

Possiamo ancora chiamarla Sindaco? Certo, fino al 20 di gennaio sarò ancora il primo cittadino di Cava de’ Tirreni. Allora si va al voto? Lo spero. Come lo spera? Non dipende esclusivamente da lei confermare o ritirare le dimissioni? No, dipende anche dal Consiglio Comunale. Se dovesse darmi una solida maggioranza di venti consiglieri, persone serie, dovrei necessariamente prenderne atto e tirare questa carretta fino all’anno prossimo. Sembra che lei non se lo auguri. Ha ragione, io voglio andare al voto. La città accetterà il Commissariamento? Il Commissario Governativo non è un criminale, è un funzionario dello Stato. In due mesi non può provocare danno alcuno alla città. Diversamente sarebbe per un Commissariamento di un anno e più. E non perché l’eventuale Commissario non sarebbe capace, ma perché per legge la gestione commissariale deve limitarsi alla ordinaria amministrazione. Sarebbe possibile ciò  in un anno straordinario come quello del Millennio? Ecco, se non andiamo a votare a marzo, rischiamo di lasciare la città senza guida politica per oltre un anno. Qualcuno aveva già prenotato il notaio per sfiduciarmi dopo le regionali.  Sarebbe stato un crimine verso Cava. Per questo ripeto: o ci sono garanzie di poter reggere e di poter amministrare bene la città fino a fine mandato, o è meglio andare subito alle urne. Ma per quale motivo la sua attuale maggioranza non le da’ fiducia? Fiorillo governò per due anni con sedici consiglieri. E’ vero, ma pagò’ il costo dell’immobilismo. Credo che lui per primo, se potesse tornare indietro, non rifarebbe quell’errore. Dicono che Lei così tenti di imitare De Luca. De Luca ha fatto da sindaco non bene, benissimo. Per se stesso, perché ha doti personali straordinarie ed inimitabili, e perché è tra i pochi politici contemporanei che hanno saputo leggere il cambiamento dei tempi. Le ideologie sono finite ed ostinarsi a proporre ai cittadini politiche identitarie è  fuori dal mondo. Oggi ci si misura sui progetti e sugli uomini che si candidano a realizzarli, non sulle bandiere o sulle coalizioni tra bandiere. Ciò, vale a Salerno come a Cava, come a Napoli, come a Roma, come a New York. Io non sto imitando De Luca, sto proponendo alla città un progetto ed una squadra di lavoro per portarlo a termine. E senza dubbio è questo un approccio analogo a quello di De Luca, così positivo per la città capoluogo. Qualcuno dice che Lei si sia fatto male i calcoli e che perderà. Non lo credo e non lo temo. Ed in ogni caso la bussola delle mie scelte non sono i “calcoli” sulle mie convenienze, ma il bene della mia comunità’. Il problema per Cava è avere nel biennio 2010/11 un Sindaco nel pieno dei suoi poteri, legittimato dal voto popolare. Che si chiami Gigino o Pincopallino per la storia di Cava e’ indifferente. La differenza la potrebbe fare solo la presenza a Palazzo di Città in questo biennio di un sindaco inetto o imbrigliato da condizionamenti. Io non presto la mia faccia per questa iattura.  Non teme che la Destra cavese, sotto la guida di Cirielli, possa vincere le elezioni? No. Ma, se così fosse, sarebbe giusto che Cava fosse amministrata da un Sindaco che non sono io. Ripeto, l’importante non è che io sia il Sindaco, ma che il Sindaco sia quello che i Cavesi oggi, alla vigilia del Millennio, vogliono. Perché non vogliono Lei? A mio parere vogliono me, ma mi vogliono più libero e più forte di quanto non possa esserlo oggi, con questo CC. Non teme la fronda dei bassoliniani? La prego, non mi faccia ridere. 

5 pensieri su “Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo, sindaco fino al 20 gennaio?

  1. “Vai Gigginooooooooooo…bellissima intervista! Io qualche volta temo ma solo perchè sapendo che una persona come te è al governo di questa città dove ho scelto di vivere mi fa sentire in buone mani! Un abbraccioooo fortissimo Paola Erbaggio

  2. “Scusa dimenticavo di dirti che puoi contare ampiamente sui miei familiari che risiedono a Cava. Ciao” Bruno Di Iacovo

  3. “Caro Gigino, ho letto delle difficoltà che stai avendo nell’amministrazione della città di Cava. Io che vivo fuori ho avuto modo di apprezzare nei miei rientri la grande opera che avevi iniziato. Quindi sono orgoglioso di essere stato tuo amicoe dei grandi e sani principi che stai dimostrando in questo particolare momento; “Non è da Tutti”. Detto questo voglio traslarti un motto latino che continua a far parte anche della mia vita. “NEC RECISA RECEDIT”. A presto rivederci . Bruno Di Iacovo”

  4. Caro Sindaco di Cava sono un ragazzo di Salerno ma ho molti amici e parenti a cava, conta anche sui loro voti. Auguri e in bocca al lupo. sei una persona seria.

  5. Conosco bene Gravagnuolo e se si è dimesso sono certo che se non dovesse averei 20 consiglieri non ritirerà le dimissioni. E$’ uno che ha dignità da vendere non come quei pezzenti di consiglieri. D’altra parte a lui conviene visto che verrà una guerra nel centro destra che servirà a far rivincere lui ma con consiglieri e gente diversa. Tieni duro Luigi

I commenti sono chiusi.