La lunga notte di San Silvestro

di Rita Occidente Lupo

Per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, 23 milioni di famiglie italiane hanno speso 2,8 miliardi di euro in cibi e bevande. Meno caviale, ostriche, salmone, champagne e più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche. Una riscoperta dei piatti tipici, di prodotti meno sofisticati e costosi. Un miliardo e cento milioni di euro per carni o pesce, 400 milioni per primi piatti e condimenti, 500 milioni per dolci compresi panettone e pandoro, 300 milioni per vini e spumanti, 200 milioni per salumi e formaggi e 300 milioni per frutta fresca o secca.  L’economy non ha bussato alle tasche alimentari. I piaceri della buona tavola, hanno risposto all’appello. E per il cenone di San Silvestro, nuovi acquisti. Tra zampone, pesce e lenticchie, musica ed attesa per la notte più lunga dell’anno, salutando l’alba di un nuovo mattino. In quanto ai fuochi pirotecnici, anche se alta la guardia della legalità, la gara senza badare a spese. San Silvestro con le sue piazze gremite, da quella della Libertà a quella del Plebiscito, una calca che tra suoni e danze congeda un anno: sotto i migliori auspici, voglia di viverne un altro, sperando migliore. Tra fiumi di champagne, il rosso augurale di cotillon e divi alla ribalta per i maxi concerti. Dal diatribato D’Alessio ad Avellino, a Povia super raccontato. Da Tiziano Ferro extra gettonato, all’intramontabile Dalla. Una carrellata di volti e nomi, di ugole spianate ad urlare Buon anno, nell’immancabile conto alla rovescia che, sullo Zero, spilla bollicine di sana allegria!

 

Un pensiero su “La lunga notte di San Silvestro

  1. Auguri di buon anno a Lei dottoressa Lupo e a tutti i suoi lettori.
    Che il 2010 ci porti la VERA pace con Giustizia.
    in bocca al lupo

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