Del Mese: “Ciriellismo, non è politica!”

Rol
Una ventata d’entusiasmo ha salutato il passaggio stamane di ben 5 componenti politici nelle file dellUdeur. Alla presenza del presidente provinciale del partito Wilma Fezza, del segretario provinciale Pasquale D’Acunzi, del vIce segretario nazionale Paolo Del Mese, le motivazioni all’ombra del Campanile. “Un partito che cammina con una linea ben precisa nella coalizione di centro-destra, rimarcando la sua autonomia- ha commentato in apertura D’Acunzi- e che ha chiare le idee. Priorità per i giovani e l’occupazione nnchè per il territorio. A breve altri nominativi transiteranno nel Partito mastelliano e l’Udeur andrà a testa alta alle competizioni amministrative in alcui Comuni, come Castel San Giorgio, Eboli, San Valentino, come alle regionali.” “Vecchi amici che si ritrovano- ha rimarcato Del Mese- accomunati da passione politica autentica.Nella piena autonomia, siamo costola privilegiata del centro-destra: rivendichiamo scelte programmatiche, che sfuggono a tanti, premurosi solo d’occupar poltrone. La nostra autonomia, non ci vede coinvolti in una politica provinciale, che pecca di personalismi: il ciriellismo rampante, non è politica! Come l’ ostentata personalizzazione. In ogni caso le nostre corde ottimistiche ci fanno guardare lontano, consapevoli che la lista regionale dovrà esser connotata dal lavoro di squadra: da soli non si va da alcuna parte. Il successo dei singoli, appartiene all’intero partito. Puntiamo sui giovani e le donne, nonchè sugli amici di sempre, che intendono vivere l’autentica politca, oggi bistrattata dai più. ” Il passaggio nell’Udeur dell’assessore comunale Aniello Sicignano di Pagani, del capogruppo comunale paganese Rita Salvati,del consigliere comunale di Pagani Pietro Pisacane, del consigliere comunale di San Cipriano Picentino Massimo Zoccola e quello del consigliere provinciale Antonio Anastasio, attestano il fine lavoro pragmatico di quanti, in primis Del Mese, maestro per tanti, hanno saputo ben seminar “per il benessere concreto dei territori”. In un momento nevralgico per le sorti del Paese, la crisi politica imbavaglia i sani intenti. “Lascio l’Adc di Pionati, in quanto non mi ritrovo nella concretezza dei fatti dalle premesse del partito- ha concluso Anastasio-. Ritorno nella casa madre, dov’ero anni fa e ritrovo amici che hanno ancora vogia di guardare alla poliitca con occhio diverso. Noto come Mastella sia profondamente legato al territorio, anche nel momento in cui i suoi problemi personali potrebbero distrarlo. Se avessi voluto poltrone, non sarei transitato nell’Udeur, bensì nel Pdl. Gl’incarichi del presidente Cirielli non m’interessano, in quanto la poliitca è tutt’altra cosa. Oggi la crisi occupazionale assediante, detta coordinate diverse : occorre lavorare sui territori per creare le premesse per l’occupazione. Si è detto tanto sull’Udeur in passato, sul suo ruolo ondivago, ma oggi che l’Udc persegue una linea confusa di alleanze, non s’aggiunge più di tanto. La presenza di numerosi consensi, sigillata anche oggi, rimanda l’idea di un partito che comunque va avanti per la sua strada, in buono stato di salute.”