Salerno: il consuntivo 2009 della Finanza

Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza – Colonnello Angelo Matassa – ha presentato ai giornalisti, nella consueta conferenza stampa di fine anno, il consuntivo dell’attività istituzionale svolta dal Corpo nei vari settori di servizio, a tutela del cittadino, dello Stato e dell’Unione Europea, nel corso del 2009. Per gli oltre settecentocinquanta Finanzieri in servizio in questa Provincia, il 2009 è stato un anno ricco di risultati, in tutti i settori in cui si esplica l’attività istituzionale del Corpo. L’attività operativa ha riguardato innanzitutto la lotta all’evasione fiscale, compito primario della Guardia di Finanza e tematica di grande attualità, considerata la ferma volontà governativa di recuperare gettito, in funzione di una più corretta ed equa ripartizione del carico tributario e di assestamento dei conti del bilancio nazionale e, più in generale, ad evitare le sempre più frequenti alterazioni della concorrenza e del mercato. L’attività investigativa nello specifico comparto è stata sviluppata avvalendosi delle più moderne ed aggiornate tecniche di indagine, sfruttando appieno le potenzialità informative dell’Anagrafe Tributaria e delle altre banche dati in uso al Corpo. Nel corso del 2009, i Reparti della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito 1.402 interventi nel settore tributario, distinti, secondo una catalogazione corrispondente al livello di approfondimento ispettivo, in 705 verifiche sostanziali (generali e parziali), nell’ambito delle quali viene esaminata la gestione aziendale nel suo complesso o di un comparto significativo, e 697 controlli, consistenti in attività mirate e speditive. L’azione ispettiva, valorizzando al massimo le attività di “intelligencetipiche della polizia tributaria investigativa, è stata concentrata prevalentemente su: soggetti che avevano richiesto il rimborso di ingenti crediti I.V.A., apparentemente non giustificati, contribuenti incoerenti o incongrui rispetto agli “studi di settore”, frodi all’I.V.A. intracomunitaria (cc.dd. a carosello), perpetrate attraverso l’interposizione fittizia di imprese “fantasma” e con l’emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, approfondimenti sulla posizione fiscale dei soggetti aventi una capacità di spesa sproporzionata rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati (possesso di autovetture di lusso, ville, yacht ed altri beni indicativi di elevate possibilità finanziarie), lavoro nero, irregolare ed economia sommersa in genere. Il risultato dell’azione di controllo ha portato alla proposta di recuperi fiscali, riguardanti basi imponibili sottratte a tassazione, in materia di imposte sui redditi, per quasi 293 milioni di euro, la rilevazione di ritenute d’acconto non operate e/o non versate per oltre 1 milione di euro e la constatazione di violazioni all’I.V.A. dovuta, relativa e non versata, pari ad oltre 90 milioni di euro. Tali valori, nel loro complesso, rappresentano una conferma rispetto al consuntivo dell’anno passato, a dimostrazione dell’incisività ed efficacia della programmazione e dell’azione investigativa eseguita e della validità dei moduli ispettivi adottati. L’attività di “ricerca evasori”, finalizzata a “far emergere” gli imprenditori e lavoratori autonomi operanti senza una posizione fiscale ufficiale (completamente sconosciuti al fisco) ovvero in spregio agli obblighi di tenuta delle scritture contabili e di presentazione delle dichiarazioni, ha consentito di scoprire 117 evasori totali (soggetti totalmente sconosciuti al fisco) e 4 evasori paratotali (soggetti che hanno occultato quote del volume d’affari o inserito in contabilità costi fittizi o indeducibili per un importo superiore al 50% di quelli effettivi), con la constatazione di redditi sottratti a tassazione per oltre 184 milioni di euro, nonché di violazioni all’I.V.A. per un importo di quasi 49 milioni di euro. Attenzione è stata dedicata anche al sommerso d’azienda, che quest’anno è stata rafforzata con l’immissione in linea del nuovo applicativo informatico C.E.TE., grazie al quale ogni mese vengono effettuati controlli sugli indici di capacità contributiva, ossia sul possesso di beni di lusso e di “ricchezze visibili” da parte di contribuenti che non dichiarano nulla o che dichiarano al fisco molto meno delle spese di consumo e d’investimento sostenute per mantenere il loro alto tenore di vita. L’attività di controllo ha portato al conseguimento di rilevanti risultati, concretizzatisi nella scoperta di 372 lavoratori “completamente in nero” e 167 “irregolari”. Il complesso delle attività di verifica e controllo nel comparto tributario ha portato alla denuncia all’A.G. di 162 persone, di cui 7 tratte in arresto, responsabili di delitti di frode fiscale riferibili, nella maggioranza dei casi, all’emissione e/o utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa o infedele presentazione delle dichiarazioni ed occultamento o distruzione di documenti contabili, in modo tale da ostacolare la ricostruzione del reale volume d’affari e dei redditi. Altro settore, al quale le Fiamme Gialle salernitane hanno dedicato particolare attenzione, è stato quello dei cd. “controlli strumentali” (alla certificazione dei corrispettivi incassati), finalizzati ad assicurare il rispetto dell’obbligo di emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale da parte dei commercianti al minuto e dei soggetti che erogano prestazioni di servizi ai privati. In tale ambito, nel corso del 2009 sono stati effettuati oltre 6.350 controlli,  2.000 dei quali conclusi con la constatazione di irregolarità (31% dei casi). Risultati di rilievo sono stati conseguiti anche negli altri settori impositivi: per citarne alcuni, nel settore dei tributi doganali e delle Accise sugli Oli Minerali e sugli Spiriti, l’attività delle Fiamme Gialle salernitane si è sostanziata nell’esecuzione di 65 ispezioni, che hanno permesso di rilevare 72 violazioni alla specifica normativa fiscale, constatando un’evasione di tributi per oltre 2 milioni di euro, con il sequestro di oltre 150 tonnellate di prodotto. Particolarmente incisiva è risultata l’attività svolta a tutela del bilancio statale, degli enti locali e dell’Unione Europea. In quest’ambito, le Fiamme Gialle hanno scoperto un’indebita percezione di finanziamenti pubblici, per lo più costituiti da contributi per spese di investimento o per la formazione professionale, destinati ad imprese, per un valore di oltre 1,2 milione di euro, rilevando irregolarità nei confronti di 61 responsabili, 30 dei quali segnalati all’Autorità Giudiziaria, di cui 1 tratto in arresto. Nel medesimo settore, sono stati accertati danni erariali imputabili a sprechi e cattiva gestione di denaro e beni pubblici, per oltre 33 milioni di euro, contestando responsabilità a carico di 97 soggetti. 190 sono stati i controlli antidroga, con l’ausilio delle unità cinofile, che hanno portato al sequestro di più di 7.000 grammi di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, hashish e marijuana) e alla denuncia di 51 persone, 20 delle quali tratte in arresto, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.Di assoluto pregio, rispetto agli anni passati, i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza di Salerno nella lotta alla criminalità organizzata: in tale comparto, infatti, risaltano le attività investigative condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria che hanno portato alla cattura di due pericolosi latitanti, di cui uno appartenente al clan dei “Casalesi”, entrambi destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere.Sempre in questo settore, le indagini hanno portato alla denuncia di 56 persone, per reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso al riciclaggio ed all’usura, alla proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali su beni, appartenenti a persone condannate o indiziate di associazione di tipo mafioso, per un valore complessivo prudenzialmente valutato in oltre 42 milioni di euro, nonché al sequestro di beni e capitali di provenienza illecita, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria  ai sensi della normativa antimafia, per oltre 26 milioni di euro.Di rilevante entità e numero le constatazioni di violazioni al Codice Penale comune ed al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, a conferma dell’ottimo contributo fornito dalle Fiamme Gialle nelle attività di pattugliamento del territorio. Negli oltre 450 interventi effettuati, sono stati denunziati all’A.G. 962 soggetti responsabili, 32 dei quali tratti in arresto. Sono stati contestualmente sequestrati immobili per un valore di circa 12 milioni di euro.

Nel 2009 l’impegno del Corpo nel contrasto all’ “industria del falso” è stato rafforzato con l’intensificazione dei servizi investigativi, di controllo economico del territorio e di vigilanza alle frontiere. All’esito di 214 interventi, i Reparti hanno sequestrato circa 10 mila prodotti contraffatti o pericolosi per la sicurezza dei consumatori, costituiti per lo più costituiti da capi di abbigliamento, giocattoli ed articoli in pelle. L’alta moda, l’abbigliamento e i suoi accessori si sono confermati i settori in cui la contraffazione e la falsa indicazione “made in Italy” risultano maggiormente diffuse. La chiave di lettura di questi dati si ritrova tenendo conto che la crisi economica ha comportato l’aumento dei rischi di espansione dei traffici di merci contraffatte, per cui i Reparti hanno rilanciato la strategia investigativa tesa a colpire le organizzazioni criminali a monte. L’attività, globalmente considerata, ha permesso di contestare violazioni nei confronti di 359 soggetti, 175 dei quali sono stati denunziati all’A.G..Nel capo della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica, 107 soggetti, di cui 1 tratto in arresto, sono stati denunciati all’A.G., mentre sono stati sequestrati oltre 33 mila supporti, tra CD e DVD, illecitamente riprodotti o privi del contrassegno SIAE, 34 programmi software e videogiochi abusivamente duplicati, 11 apparecchi audiovisivi e computer, utilizzati per l’illecita attività di masterizzazione. Riguardo alla tutela dell’ambiente, sono stati effettuati 24 interventi, rilevando 28 violazioni ed individuando 27 soggetti responsabili, dei quali 22 denunziati all’A.G., sottoponendo a sequestro oltre 45 mila tonnellate di rifiuti industriali anche di natura tossica o nociva, estremamente pericolosi per la salute pubblica, oltre 538 mila mq. di aree demaniali. Per ciò che attiene il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo e dei cc.dd. “videopoker”, che le Fiamme Gialle hanno condotto nell’ambito dei compiti a tutela del monopolio statale dei giochi, scommesse e concorsi pronostici, notevoli sono stati i risultati ottenuti nel corso del 2009. Infatti, a fronte dei 65 interventi effettuati, sono stati sequestrati 159­­­ apparecchi da intrattenimento e divertimento (tipo “videopoker” e slot-machine), e verbalizzati 65 responsabili. Inoltre, le unità navali, nel corso di 129 missioni, hanno soccorso 2 persone, verbalizzato 1.141 soggetti – per violazioni al codice della navigazione, alla nautica da diporto e alla normativa in materia di pesca marittima, denunciato all’Autorità Giudiziaria 333 soggetti, sequestrato 1.654 chilogrammi di prodotti ittici, 14 automezzi, 2 natanti, 92 armi d’epoca e 67 reperti archeologici.Hanno, infine, sequestrato 93 immobili, 2 stabilimenti balneari, 4 discariche e 243.362 mq. di aree demaniali illecitamente occupate per abusi edilizi. In conclusione, il 2009 è stato un anno certamente impegnativo, ma costellato da importantissimi risultati per le Fiamme Gialle di Salerno, presenti attivamente sul territorio e sempre attente alle esigenze della collettività. In tale contesto, la collaborazione tra Guardia di Finanza e la popolazione locale trova anche riscontro nelle sempre più frequenti richieste di assistenza al numero di pubblica utilità “117”, che nell’anno – considerando l’intera realtà salernitana – hanno oltrepassato il migliaio di chiamate, fornendo spunto per oltre 400 interventi operativi. Altrettanto ambiziosi sono gli obiettivi che la Guardia di Finanza si è prefissa, per il 2010, volti a consolidare e, se possibile, migliorare i lusinghieri risultati ottenuti nell’anno che sta per concludersi. Il Corpo, in particolare, nella lotta contro l’economia illegale e l’evasione fiscale, vuole continuare ad esercitare il proprio ruolo insostituibile di polizia moderna al servizio dei cittadini, investendo nella specializzazione dei propri uomini – con particolare riguardo al settore delle verifiche e dei controlli nei confronti dei soggetti economici di medie e rilevanti dimensioni – e nella predisposizione di strumenti e metodologie ispettive innovative, volte a rendere i controlli sempre più efficaci ed efficienti. Il Calendario Storico della Guardia di Finanza è tradizionalmente, dalla sua prima edizione del 1931, una pubblicazione che costituisce la memoria storica del Corpo.
Ogni anno celebra un aspetto particolare del Corpo, quello di quest’anno, diversamente dal passato, non vuole celebrare un avvenimento, ma storicizzare un evento che ha caratterizzato l’anno che si sta concludendo, ossia il sisma che ha colpito la popolazione dell’Abruzzo il 6 Aprile del 2009. La copertina è stata realizzata dal Maestro Francesco Murano e raffigura una composizione artistica dei simboli della distruzione, della memoria, della rinascita e della tenacia della popolazione abruzzese. All’interno si trova l’introduzione del Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, cui segue la prefazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Dott. Gianni Letta. I testi della pubblicazione sono stati curati dal Dott. Bruno Vespa, corredati dalle fotografie realizzate da un nostro finanziere che immortalano le varie fasi del terremoto. Le illustrazioni interne sono state realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle arti de L’Aquila.