Sapri: al polo liceale “Carlo Pisacane” la chitarra a Napoli nel Novecento

Simbolo di arte, tradizione e popolarità, la chitarra ha travalicato con disinvoltura culture, stili e sensibilità diverse, testimoniando l’inquietudine individuale e collettiva del Novecento: è forse, nelle sue infinite varianti, lo strumento più diffuso del secolo. La sospensione tra linguaggio colto e popolare costituisce il tratto saliente del suo fascino e di una longevità millenaria. È stata l’icona della contestazione giovanile della beat generation, mentre  nelle mani di Segovia e di pochi altri virtuosi è entrata poi d’autorità nelle più austere sale da concerto del mondo. La chitarra ha scritto poi, la storia del blues e di seguito del Jazz attraverso esponenti di eccezionale levatura. Sabato 12 dicembre alle ore 17, presso il polo liceale “Carlo Pisacane” verrà presentato, dal dirigente scolastico del liceo scientifico Franca Principe, unitamente al critico musicale Olga Chieffi, nel corso di una serata musicale nata dalla collaborazione dell’Istituto con l’Associazione “Antonio Vivaldi” di Alessandra Maresca, il volume “La chitarra a Napoli nel Novecento”, scritto dal chitarrista e docente del conservatorio statale di musica “G.Martucci” di Salerno,  Antonio Grande, pubblicato dalla casa editrice partenopea Guida. Questo volume tenta una prima ricognizione, a caldo, di un secolo di vita della chitarra classica a Napoli, osservata da prospettive diverse; in una serie di conversazioni informali intervengono alcuni protagonisti di questo percorso artistico non immune da contraddizioni, regressioni e ripartenze. Completano l’ approfondita indagine un catalogo di composizioni di autori partenopei e un CD – realizzato anch’esso da Antonio Grande – che raccoglie, in prima esecuzione discografica, la produzione più rappresentativa di questo repertorio, attraverso brani di Bruno Mazzotta, Otello Calbi, Franco Di Lorenzo, Terenzio Gargiulo, Jacopo Napoli, Eleuterio Lovreglio, Elena Barbara Giuranna e Alfredo Cece. La serata vedrà un intervento musicale del M° Antonio Grande, che ha scelto per il pubblico saprese due pagine di Domenico Scarlatti la sonata K32 in Re minore e la K380 in Mi maggiore, seguite da un omaggio a Francisco Tarrega con il celeberrimo Capricho Arabe, Lagrima e Waltz, prima di chiudere con il Gran Solo di Fernando Sor. Quale simbolo del fiorente ambiente musicale napoletano della prima metà del Novecento la chitarrista Susanna Cariello concluderà la serata eseguendo la seconda fantasia di Franco Margola, uno dei più illustri allievi del compositore e didatta partenopeo Achille Longo.