Salerno: Udc,richiesta al Comune per il contrasto all’abuso dei minori

Al sig. Sindaco del Comune di Salerno

Alla Azienda Sanitaria Locale Salerno

 Richiesta al Comune di Salerno ed alla ASL di potenziamento del Nucleo Operativo Territoriale ( N. O. T. ) per il contrasto al fenomeno del maltrattamento e dell’ abuso dei minori, del “ bullismo “ e della prostituzione minorile.richiesta di potenziamento del Nucleo Operativo Territoriale ( N. O. T. ) per il contrasto al fenomeno del maltrattamento e dell’ abuso dei minori, del “ bullismo “ e della prostituzione minorile.Nel 2001, in base alla legge n. 285 / 1997 ( sulla promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia, i minori, gli adolescenti ) nonché alla legge n. 328 / 2000 ( di riforma dei servizi sociali e che riconosce ai Comuni un ruolo centrale in tale settore ), il Comune di Salerno, ha stipulato con altri Enti – tra cui il Comune di Pellezzano, la A.S.L. Sa / 2, il Tribunale per i Minorenni, la Procura della Repubblica per i Minorenni, il Provveditorato agli Studi ed il Ministero della Giustiziaun Accordo di programma per l’adozione del Piano Territoriale di interventi, prestazioni ed opportunità per l’infanzia e per l’adolescenza.In seguito a tale accordo, è stato poi istituito, nel 2003, presso l’ Asl di Salerno, via Vernieri, il Nucleo Operativo Territoriale ( N. O. T. ) per il contrasto al maltrattamento ed abuso in danno dei minori. A tale struttura – diventata nel corso degli anni l’ unico punto di riferimento  per una pluralità di istituzioni e per famiglie e cittadini residenti anche oltre l’ ambito provinciale – è stato affidato il compito di individuare, segnalare e prendere in carico tutte quelle situazioni che vedono i minori vittime di abusi e maltrattamenti, oppure i casi di bullismo o di prostituzione minorile, questi ultimi in allarmante crescita nella nostra città, anche in fasce sociali insospettabili, quali quelle medio – alte.In particolare il N. O. T. provvede – o dovrebbe provvedere – non solo ad una attività di diagnostica e clinica di tipo ambulatoriale, ma anche ad interventi sul territorio, in stretta sinergia con i Servizi Sociali, le Istituzioni Scolastiche e l’ Autorità Giudiziaria.Appare quindi indubitabile che, in un contesto sociale in cui il disagio e la devianza minorile sono in preoccupante crescita, la struttura del Nucleo Operativo Territoriale di Salerno debba essere messa nelle condizioni di operare al meglio e rafforzata sia sotto l’ aspetto delle specifiche professionalità da acquisire ed utilizzare, sia sotto l’ aspetto meramente amministrativo ed organizzativo.Allo stato infatti la attuale responsabile del N. O. T. – significativamente una specialista in neuropsichiatria infantile – può contare esclusivamente su se stessa ( sic ! ), sprovvista come è, tra l’ altro, finanche di un ufficio di segreteria. L’ unico apporto è quello offerto, del tutto gratuitamente, da tre psicologhe volontarie, apporto per altro, intuitivamente, occasionale e sporadico.In una città i cui amministratori sembrano affannati a rincorrere – qualche volta persino con buon gusto – il senso dell’ estetica, del bello o della presunta grandiosità monumentale,  appare molto grave che non si trovino risorse e strumenti adeguati per combattere un fenomeno quasi nascosto, ma che, se non adeguatamente contrastato, produce e produrrà conseguenze sociali devastanti. L’ UDC, da sempre attenta più di ogni altra forza politica alla tutela – autentica – dei diritti della famiglia e dei minori, chiede pertanto che il Comune di Salerno e l’ Asl in particolare provvedano al potenziamento del N. O. T. di Salerno, destinando ad esso, attraverso la rapida predisposizione di concreto programma di intervento, risorse finanziare adeguate e specifiche figure professionali ed amministrative di supporto.