L’Immacolata Concezione torna a Paganica

 di Rita Occidente Lupo

Immacolata Concezione: il dogma proclamato nel 1854 da Papa Pio IX. La verginità di Maria, tanto discussa nei secoli. Un dogma che solo la fede può accettare. E che ai tempi di Bernerdette Subireau, la pastorella di Lourdes, ignoto. Le parole della Bianca Signora, riferite poi al curato di Lourdes Peyramalle, inquietanti per il significato oscuro. Che soprattutto una semplice fanciulla, ancora senza il Sacramento della Prima Comunione, non poteva afferrare. La Vergine, Regina degli angeli, nel suo immacolato concepimento del Cristo. La devozione mariana, sparsa in tutto il mondo. In terra abruzzese, dopo il grave sisma del 6 aprile, a Paganica, anche se solo per qualche giorno, la preziosa statua della Madonna, custodita presso l’omonima chiesa, dall’architettura settecentesca. A partire dalle ore 11.00 di oggi, in processione per le vie riaperte del centro, fino al Santuario della Madonna d’Appari. L’evento, organizzato dalla Parrocchia e dalla Confraternita della Madonna dell’Immacolata Concezione di Paganica, voluto dai cittadini, con l’intento di riportare in paese e alla devozione, uno dei simboli più forti della religiosità aquilana. La statua non ha riportato danni particolari dal sisma, anche perchè restaurata qualche anno fa. Al termine della giornata, la statua sarà riportata a Celano, per i lavori di restauro.  Un modo per riannodare la devozione a Maria, riaffidando la propria terra, i propri affetti, alla Madre dispensiera di ogni grazia. Che con la corona del Santo Rosario tra le dita, addita la preghiera che può impetrare ogni grazia. Questo il messaggio di Lourdes, rafforzato a Fatima e riproposto ai giorni nostri a Medjugorie. Pregare senza mai stancarsi, non rendendo il Rosario una tiritera senza la partecipazione del cuore, che invita ad una meditazione sui misteri della Divinità.