Pastori…senza età!
Papa Ratzinger, 265° successore di Cristo, sulla sede petrina. La Chiesa, voluta dal Nazareno, su fondamento divino. Costituita da uomini. Semplici uomini. Umili pescatori un tempo, lontani dagli affari temporali. Affacendati nelle vicende dello spirito, per poter ammaestrare e catechizzare. La prima Chiesa, quella stretta intorno a Gesù, oltre Duemila anni fa. Con apostoli: poi diaconi. E Pietro, che lo stesso Cristo elesse a suo successore. Dal servizio, alla predicazione. Nella gerarchia del tempo, i vescovi, preposti a coadiuvare nel pascere il gregge. Con mitra e pastorale, tra liturgia e testimonianza. Nel corso dei secoli, la mondanità. Quella che fece spogliare il Poverello d’Assisi, rinnegando lo sfarzo delle vesti. Ed inseguendo Madonna Povertà, sposa fedele del Cristo. La secolarizzazione, ingessante il messaggio evangelico: la corruzione, legata alla caducità umana. La temporalizzazione del servizio. Ombre sulla Chiesa, pagine buie per la vita dello spirito. Rischiarate comunque da coloro che invece, in ogni tempo, hanno offerto una ventata spirituale col proprio modus vivendi. Con scelte a volte eroiche, in antitesi con le mode del tempo. Del buon pastore, nel Vangelo, l’apologia. Capace di radunare le pecore e di andare in cerca sepcialmente di quella perduta. Non sempre, la Chiesa di uomini, edificante con i suoi pastori. Vescovi e porporati, spesso in affanno terreno, più che in corsa spirituale. Fortunatamente, luminose anche tante figure di spicco, che la Chiesa annovera non solo per veneranda età. Il vescovo più longevo d’Italia, Rosario Antonio Mennonna, deceduto a 103 anni nei giorni scorsi, con una vita autenticamente vissuta, con tante primavere dello spirito raccontate!