Salerno:l’Istituto F.Menna, premio nazionale con l’Exultet

L’Istituto Statale d’Arte “F. Menna” di Salerno, diretto dalla Dirigente Scolastica Ester Andreola, nell’ambito del Cultural Identità Festival 2009 – Il Filo di Arianna “Arte come creatività e innovazione” – ha vinto il Primo Premio Nazionale con la presentazione del lavoro “Exultet ed il Pontificale Salernitano – Capolavori d’arte sacra su pergamena”, superando ben due selezioni che hanno coinvolto circa 130 Istituti Superiori rappresentanti tutta l’Italia. La premiazione è avvenuta presso la prestigiosa Sala “Pietro da Cortona” dei Musei Capitolini in Roma, il giorno martedì 24 novembre.Il lavoro premiato trae spunto da capolavori su struttura pergamenacea custoditi nel Museo Diocesano di Salerno. Con quest’opera, sebbene in minima parte, si vuole sottolineare l’importanza di tali manufatti di arte sacra, per quella che è stata la storia della città di Salerno nell’epoca Medioevale.Il lavoro, dedicato alle pergamene salernitane di epoca normanna, ha coinvolto due classi quinte che hanno visto articolarsi, nel corso di un intero anno scolastico, discipline quali progettazione grafica, geometria descrittiva, storia dell’arte e chimica .Lo studio, partito dall’osservazione dal vivo delle preziose pergamene custodite presso il nostro museo diocesano – l’exultet ed i codici – ha spaziato dall’analisi geometrica delle forme, alla simbologia sacra delle figure, dall’arte della decorazione in miniatura, all’alchimia dei pigmenti e degli inchiostri e, non ultima, all’abilità di ottenere fogli da scrittura dal vello di animali. Un’analisi particolare ha meritato la pergamena dell’exultet, in origine un unico rotolo lungo più di dieci metri, composto probabilmente da più degli undici fogli che sono a tutt’oggi rimasti. Tale rotolo recava scritto l’inno al redentore, morto e risorto, che veniva recitato durante le celebrazioni pasquali, quando il popolo tutto era riunito in Cattedrale. L’exultet aveva la parte decorativa a favore della platea così che colui che leggeva l’inno e man mano che lo srotolava, mostrava agli astanti le figure che commentavano il testo. Una sorta di storia per immagini che consentiva a tutti coloro che non conoscevano il latino della liturgia, di seguire comunque le funzioni.Il lavoro effettuato è spaziato dallo studio delle “mandorle”, squisitamente manuale, che ha accompagnato quello dei caratteri e delle “cornici”, per le quali sono stati applicati  software di ricostruzione grafico-geometrica. Oltre allo studio delle opere originali, il team di lavoro ha voluto sfidare il tempo, provando a calarsi in un laboratorio artigiano del medioevo, sino a realizzare una pergamena partendo dal vello di una pecora. Tempo e ricerca sono stati richiesti anche per la preparazione delle colle naturali che servivano a rendere il foglio adatto alla miniatura nonché per le antiche ricette di preparazione degli inchiostri e dei pigmenti necessari alla fase decorativa.Il lavoro premiato è stato realizzato da un team così composto: classe 5°C sezione “grafica pubblicitaria e fotografia”, con la partecipazione degli alunni: Amoretti L., Apicella M., Apolito I., Delle Serre A., Citro N., Ezmeri A., Forte A., Grillo A., Iannelli C., Marchese V., Napoli G., Larible B.A., Ler M., Paolillo T., Rago U., classe 5° E sezione “grafica pubblicitaria e fotografia” con la partecipazione degli alunni: Abate V., Carucci G., Cucco B., Cuozzo C., D’Amora L., Delle Donne D., Di Domenico M., Di Fiore G., Ferrara M., Laurenza S., Mancusi F., Mele G., Padula A., Polito M., Viscido D., Vitale S., insegnanti: Filomena Siano – Chimica e Laboratorio Tecnologico (docente Referente); Francesca Armiento – Teoria ed Appl. di Geometria Descrittiva; Ida MainentiEducazione Visiva; Fernando Rosamilia – Progettazione Grafica; Lucio SantamariaTeoria ed Appl. di Geometria Descrittiva; Giulia Viggiani – Storia delle Arti Visive.