Salerno: Cisl, patto di responsabilità

Un patto di responsabilità tra il Governo, la Regione Campania e le parti sociali per lo sviluppo del territorio che ponga fine alla stagione dell’inerzia, dell’immobilismo, delle risorse sprecate o mal utilizzate e definisca interventi importanti. Questa la richiesta della Cisl Salerno che ieri, presso la sala riunioni ‘Rolando Cian’ di via Zara, ha convocato un’assemblea dei Quadri Sindacali e degli Enti della confederazione per discutere di riforma fiscale, crescita di salari e pensioni e sviluppo del Mezzogiorno. All’iniziativa, oltre a tutti i segretari provinciali confederali e i vertici provinciali delle varie categorie, erano presenti il segretario generale della Cisl Salerno, Giovanni Giudice, e la leader regionale Lina Lucci.“Con questa manifestazione diamo vita ad una serie di iniziative che si rendono necessarie per far capire al Governo nazionale e ai poteri locali che bisogna puntare tutto sulle imprese serie che non pensano solo ai finanziamenti statali, a diminuire le tasse di lavoratori e pensionati e ad una serie di strategie che permettano alla nostra regione e all’intero Mezzogiorno di decollare definitivamente”, ha affermato il numero uno del sindacato di via Zara, Giovanni Giudice. “L’economia salernitana va rilanciata su più punti. Vista la conformità del territorio non bisogna dare vita ad aziende che siano le solite cattedrali nel deserto. Servono imprese che possano dare una marcia in più ai prodotti di eccellenza del nostro territorio e una seria politica per evitare l’erosione del litorale che possa incentiva re anche il turismo. Non abbiamo più bisogno delle sagre di paese, c’è la necessità di un turismo serio ed efficace che dia risalto alla provincia”. Sulla stessa lunghezza d’onda la segretaria generale della Cisl Campania, Lina Lucci: “Chiediamo a tutte le istituzioni politiche un’inversione di tendenza. La tassazione sul lavoro non può ancora reggere del tutto la nostra economia. E’ in atto una discriminazione pesante, che ricade tutta sulle fasce più deboli della popolazione che è costituita da famiglie e pensionati”. Una Lucci con le idee chiare che punta il dito contro la Regione Campania e bacchetta il ‘collega’ della Cgil, Michele Gravano: “La manovra di bilancio regionale è inaccettabile. Dopo 15 anni di mal governo, dopo aver favorito le imprese dei soliti noti è impensabile che venga presentato il conto da pagare a chi ha subito nel corso degli anni tutte queste ingiustizie. In questo provvedimento vengono trascurate del tutto le famiglie ed i pensionati. In questa situazione non possiamo non proclamare lo sciopero generale. E la Cisl ha le idee. Noi non siamo i rappresentanti del governatore Bassolino. Vogliamo dare un taglio allo spreco e per questo è necessario che lo forze sociali siano protagonisti delle decisioni che riguardano la popolazione”. Infine, la Lucci conclude con una battuta sulle prossime elezioni regionali: “De Luca gode da tempo della mia stima personale, ma la Cisl non è affezionata ai nomi. Adesso bisogna elevare il dibattito politico, perché fino ad ora nei programmi dei due schieramenti non vi è traccia di proposte importanti per famiglie e pensionati. Chiunque giochi la partita delle elezioni deve rispettare le regole del gioco altrimenti è fuori automaticamente. Infine, al futuro governatore della Regione, dico sin da ora che da soli non si va da nessuna parte e bisogna aprire alle forze sociali. In questa regione bisogna ritornare a parlare il linguaggio delle aziende e restituire potere d’acquisto a salari e pensioni”.