Informatica contro la demenza!

di Rita Occidente Lupo

I motori di ricerca aiutano a mantenere la mente allenata e addirittura possono tardare il declino che porta alla demenza senile. Dalla California, lo scoop che gongola Google. Infatti, pare che la rete supporti diverse aree del cervello, stimolandolo più di quanto non accada con la lettura.  Efficace per gli anziani, alle prese con ricordi storici, rifugiandosi in un passato vivido, che sbiadisce il presente. Lo studio, presentato durante la conferenza annuale della società neuro-scientifica americana a Chicago, tra il plauso generale. Alla luce di test, effettuati su una campionatura di senescenti, la consapevolezza dell’utilità degl’infopoint. La rete aiuta a non dissolvere neanche le pregresse conoscenze. Stimolando la curiosità. Non è mai troppo tardi! Alfabetizzazione ad ogni età!Pertanto, anche i più attempati, discepoli delle nuove generazioni, attratte dall’informatica. Bevendo dai motori di ricerca, perfino per l’esecuzione dei compiti scolastici, l’ amplificazione dei propri orizzonti cognitivi. L’incalzante affermazione della rete, sulla carta stampata, sulla burocratizzazione “manuale”, handicap per i romantici della penna e calamaio. Ortografia e sintassi, poco curate dall’odierna moda internauta. Il nuovo linguaggio, prima degli sms, dal complice cellulare, oggi della chat, stupro  di correttezza sintattica. In barba alla paternità dantesca, l’italiano davvero flessibile. Non così difficile da apprendere se gl’immigrati riescono, appena nel giro di qualche mese, a parlarlo così speditamente, da inserirsi nel nostro connettivo lavorativo con disinvoltura. Rimanendo anch’essi legati alle mode del tempo, il pc strumento di comunicazione economico, anche per dialogare coi cari lontani. Abbassando i costi, tagliando le spese, il che non è certamente poco!