Ma basta!
Il caso dell’ex Presidente della Regione Lazio a quanto pare continua ad appassionare l’Italia sia ai livelli alti che ai livelli bassi. Il tema “sesso” sembra essere un chiodo fisso, un metro di giudizi che fa mettere in discussione non solo la persona ma anche la sua funzione sociale. Una berlina mediatica senza esclusione di colpi che ha prodotto (saggiamente) l’effetto di “farsi monaco”. Ciò nonostante, valanghe di commenti e di “distinguo”. Che dire? Ognuno di noi ha le sue “perversioni” dentro e fuori l’ambito sessuale: (io ho quella innominabile di comprare qualche strumento scientifico con sistematici accumuli di monete da 1 Euro), qualcun altro ha il vizio di accumulare dipinti d’epoca e i più “perversi” a darsi a collezionare francobolli sputacchiati in tutte le parti del pianeta. Ma a pensarci bene: abbiamo (con l’ex Presidente della Regione Lazio) infranto qualche Legge della nostra allegra Repubblica? A chi scaglia la prima pietra lascio volentieri l’onere. Mi chiedo: perché non c’è la berlina mediatica per chi, ubriaco e strafatto, alla guida di un auto, ammazza pedoni, per chi commette atti di pedofilia, per quei bravi giovani che forti della deresponsabilizzazione del gruppo violentano una giovane.? Avete mai visto in TV la faccia di uno di questi individui? No, tra “privacy” e stato ultragarantista, dei delinquenti si sa molto poco, anzi, non si sa quasi mai neppure quale è il debito che avranno da pagare.