Pagamenti col telefonino. Via libera al borsellino elettronico

Enzo Carrella

Saranno prossime le regole per rendere operativo l’uso del borsellino elettronico. Pagamenti con il telefonino più vicini: al supermercato, al bar o in edicola. Le regole che consentiranno a tutti di utilizzare la moneta elettronica erano  previste in un decreto legislativo, attuativo della Comunitaria 2008, che è stato esaminato  dal  consiglio dei ministri  la scorsa settimana ottenendo il via libera. Con le nuove disposizioni sarà possibile utilizzare le ricariche del cellulare non solo per telefonare o mandare sms ma anche per pagare acquisti al supermercato, al bar o in edicola. Si potranno ottenere sconti volti a incentivare l’utilizzo di questi sistemi di pagamento alternativi al contante, ma non potranno essere applicate spese aggiuntive. Lo schema di decreto legislativo sugli strumenti di pagamento esaminato dall’esecutivo. In sintesi , quindi, con tali nuove  disposizioni, per la cui entrata in vigore si dovrà ora attendere la pubblicazione in G.U., sarà possibile, esemplificando, poter utilizzare le ricariche del cellulare non solo per telefonare o mandare sms, ma pagare inviando l’ordine di pagamento al venditore abilitato. Con le nuove disposizione, comunque aumenteranno l’offerta di carte e servizi di moneta elettronica visto che a erogarli potranno essere gli istituti di pagamento, società che in base a dei requisiti vedranno riconosciuto da Banca di Italia la possibilità di operare. Per i nuovi strumenti di pagamento, il prestatore di servizi non può addebitare all’utilizzatore, cioè il consumatore, le spese sostenute per l’adozione di misure correttive e preventive. Inoltre è riconosciuta la possibilità di applicare sconti per l’utilizzo di strumenti di pagamenti alternativi a contante e a strumenti cartacei, ma è fatto divieto di applicare delle spese aggiuntive in funzione dell’utilizzo di un determinato strumento di pagamento. Obblighi semplificati per incentivare lo strumento dei pagamenti prepagati di importo non superiore a 30€ o con un limite complessivo di spesa di 150€. Il prestatore dei servizi di pagamento dovrà accollarsi tutte le problematiche relative alla sicurezza dei sistemi. Dalla tutela delle password all’approntare i meccanismi per il blocco in caso di furto o smarrimento. In caso di sospetto di frode, invece, il prestatore di servizi di pagamento può sospendere l’operazione di rimborso. Il rimborso può essere richiesto dall’utente non oltre i 13 mesi dall’addebito dell’operazione su cui esistono dubbi. Se l’utente ha un comportamento conforme agli obblighi di condotta diligente nessuna perdita sarà imputabile a lui, concorrerà, invece, alle perdite fino a 150€ nel caso di condotta negligente, tutte le perdite gli saranno imputate in caso di frode. La norma prevede che la data valuta, applicata al pagatore, non possa precedere quella dell’addebito del conto nonché la data applicata al beneficiario non possa essere successiva a quella dell’accredito del suo conto che deve aver luogo immediatamente dopo l’accredito dei fondi al prestatore di servizi di pagamento del beneficiario medesimo. Durante i folli anni della new economy, pagare con il cellulare sembrava dietro l’angolo, tanto da avere persino un nome: m-commerce, il «commercio mobile».
L’idea in sé è stata considerata sempre estremamente  seduttiva : ora ci siamo  e lo scopo è quello di consentire   praticamente di effettuare pagamenti con il cellulare, che poi verranno addebitati sul conto corrente  dell’utente p su altre coordinate da lui comunicate. L’inserimento di una  chip in un telefono cellulare più che aggiungere nuove reti di comunicazione lo trasforma in una carta di credito senza contatto e soprattutto – ed è qui la sorprendente rivelazione – senza costi aggiuntivi  … : basta avvicinarlo a una cassa elettronica per effettuare il pagamento. E’ naturale chiederci a questo punto  che presto   anche la mancia al cameriere o l’erogazione liberale  all’indigente sarà probabilmente frutto della nuova tecnologia …e chissà che il loro ringraziamento non avverrà con gli stessi termini…con un semplice e inanimato SMS

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un pensiero su “Pagamenti col telefonino. Via libera al borsellino elettronico

  1. … Il prestatore dei servizi di pagamento dovrà accollarsi tutte le problematiche relative alla sicurezza dei sistemi. Dalla tutela delle password all’approntare i meccanismi per il blocco in caso di furto o smarrimento. …

    Ho letto con molto interesse l’articolo, però mi viene da specificare una problematica relativa al borsellino elettronico: la sicurezza. Nell’articolo trovo evidenziato un fatto molto importante: il prestatore dei servizi di pagamento dovrà tenere in considerazione tutte le problematiche relative alla sicurezza dei sistemi. Il borsellino elettronico può essere sicuramente una comodità per quanto riguarda i pagamenti, ma per quanto riguarda la sicurezza dei propri trasferimenti, non ci conterei troppo. Bisogna essere consapevoli che nessuna protezione è veramente inviolabile, almeno a livello telematico. Bisogna saper scegliere: maggior comodità e minor sicurezza o maggiore sicurezza e minore comodità? Il prestatore dei servizi può tenere in considerazione tutte le problematiche di sicurezza che vuole, ma è inevitabile realtà che un hacker “serio” studi e sappia come bypassare le protezioni, soprattutto se si sta parlando di trasferimenti di denaro. Fin’ora il mezzo più sicuro è l’utilizzo dei certificati digitali rilasciati dalle banche.

    Con i migliori saluti,
    Alessio Ganci.

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