Castellana:caso Marrazzo”Non avvelenateci con ipocrita vergogna”

Per tutto ciò che è accaduto all’onorevole Marrazzo mi ferisce soprattutto il criterio mediatico che, invece di apportare cultura, cultura delle differenze, cultura del rispetto, cultura delle culture “altre”, abbassa il livello della informazione utilizzando la banale equazione Trans=Prostituta semplicemente per épater le bourgeois sulle spalle e alla faccia di chi vive una condizione esistenziale e materiale di enorme disagio. Il trans-gate, o come i lubrichi commentatori vogliano chiamarlo, coinvolge l’esistenza materiale di migliaia di persone perbene che sulla propria pelle vivono l’errore culturale di vedersi identificati con le zone d’ombra dell’essere umano, con le debolezze (è il termine usato da Marrazzo) di cui ci si può solamente vergognare. Infatti associare un comportamento moralmente riprovevole a una persona transgender è l’equazione più facile e più immediata. E nessuno che si renda conto che tutta la campagna mediatica, dalle vicende di Lapo Elkann a quelle di Silvio Sircana e oggi a quelle del governatore Marrazzo, non fa altro che confermare e rafforzare nell’opinione pubblica, una visione erronea del problema. Piuttosto mi chiederei: come mai questo fenomeno del sesso con le persone transgender sta avendo una crescita esponenziale in questa fase della nostra storia? Non è che ciò che è entrato in crisi  -e che, ipocritamente, non si vuol vedere- è lo statuto tradizionale delle identità sessuali? Non è che il processo di erosione lento e inesorabile che dal femminismo in poi ha cominciato a far vacillare le tradizionali e canoniche categorie sessuali, sta giungendo a compimento?I transgender non sono appestati da cui stare lontani, cani rognosi da cui prendere le distanze appena qualcuno osi associare il proprio nome a qualcuno di loro. I transgender sono innanzitutto Persone. Persone che hanno difficoltà a vivere, a lavorare, a trovare uno spazio sociale e umano. Quante Banche, quante Aziende, quante Istituzioni, nonostante il Tribunale di Giustizia Europea abbia sentenziato oltre 10 anni fa la non discriminazione sul lavoro per le persone transgender, sarebbero disposti a mettere a un loro sportello un impiegato trans? La stessa Francesca Busdraghi ha pubblicamente raccontato di come si è trovata da un giorno all’altro senza lavoro, da consulente super pagato a reietta, appena subito dopo aver avviato il proprio percorso di rassegnazione di genere. E cosa resta da fare a tante persone trans che non hanno avuto la possibilità di studiare come me, di imporsi nel mondo dello spettacolo come Platinette o della politica come Vladimir Luxuria? Le persone transgender non sono geneticamente attratte dalla prostituzione. Spesso vi sono costrette da uno Stato che non protegge tutti i suoi cittadini e da una cultura ipocrita e perbenista, rafforzata da una stampa vergognosamente parassita che affossa, più che innalzare, la consapevolezza culturale della società civile. Perciò sono indignata, primo come Persona e poi come cittadina, che l’ennesimo caso di violenta e sleale lotta politica si consumi sulle spalle di un gruppo sociale che è minoritario e senza voce. Se ci pungete, non facciamo sangue? Non moriamo se voi ci avvelenate? dice l’ebreo Shylock nel Mercante di Venezia. Ecco, anche noi sanguiniamo e moriamo, come tutti. E sanguiniamo e moriamo -intimamente moriamo- soprattutto quando qualcuno ci avvelena con la sua ipocrita vergogna. Martina Castellana

Un pensiero su “Castellana:caso Marrazzo”Non avvelenateci con ipocrita vergogna”

  1. condivido tutto in pieno , siete innanzittutto Persone e como tale meretate rispetto.

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