F.B.: “Chi ha ucciso Silvio Berlusconi”
Grande scalpore, giustamente, ha suscitato l’apparizione sul social network Facebook di un un gruppo denominato: “Uccidiamo Silvio Berlusconi”. Il gruppo in pochi giorni ha raccolto oltre ventimila adesioni e dopo qualche esitazione è intervenuta la Procura della Repubblica di Roma. E’ stata aperta una regolare inchiesta e si aspetta, da un momento all’altro, l’oscuramento giusto e doveroso del sito il cui amministratore si difende dicendo che tra suoi obiettivi certamente non c’era l’istigazione all’omicidio. Scorrendo i messaggi visibili, fatte le dovute eccezioni di fanatiche esaltazioni, in verità non sembrerebbe sussistere l’ipotesi del reato pur adombrato dalla Procura che nella sua essenza sarebbe veramente gravissimo. A questo punto ci sarebbe da mettersi tutti a ridere per le manifestazioni inscenate dalla sinistra sulla presunta mancanza di libertà di stampa che, fortunatamente, da Strasburgo (anche se solo per quattro voti) è stata rispedita al mittente. Non dovrà sorprendere nessuno se il messaggio su F.B. non mi meraviglia più di tanto, anche perchè al di là delle solite schifose e farneticanti affermazioni non viene pianificata alcuna “strategia” omicida in danno di Berlusconi. Insomma veramente poca roba rispetto a pubblicazioni regolarmente in vendita, una in particolare sembra essere una specie di “libretto rosso” dell’organizzazione terroristica per antonomasia. Dico questo perchè ho trovato nella libreria Feltrinelli di Salerno, dove fa bella mostra di se, un libro pubblicato dalla TEA MIlano nel luglio 2009 dal titolo: “Chi ha ucciso Silvio Berlusconi”; 8,60 € il suo costo e l’ho subito acquistato. Ovviamente l’ho letto d’un fiato. L’autore è Giuseppe Caruso (non il Caruso già parlamentare!!) , giovane scrittore milanese di trentadue anni che nel 2007 ha pubblicato un lavoro su Al Qaida. Incredibile, il libro descrive minuziosamente l’organizzazione di un attentato al premier ad opera di una cellula di un non tanto fantomatico “Gruppo Rosso Combattente”. E’ la storia romanzata di tale Ettore Saleri (neo laureato in storia alla statale di Milano), venticinque anni, papà pensionato e cardiopatico, mamma casalinga. Ettore, per sbarcare il lunario, si presta a lavori interinali; un calvario mal pagato, dequalificante, senza certezze nè prospettive. Fino a quando incontra Allegra che lo conquista e lo introduce nel gruppo rosso dove viene istruito alla perfezione sull’attentato da compiere a Milano quando Berlusconi va a Palazzo Marino per “… una visita di sostegno -così scrive l’autore- a quella merda di sindaco, visto che ultimamente si trova un pò in difficoltà …” proprio mentre davanti al Comune ci sarà una manifestazione di disoccupati. Vengono coinvolti anche i servizi segreti del SISMI che cercano di sfruttare Ettore per altre depistanti operazioni. La pianificazione strategica dell’attentato è descritta in maniera così minuziosa da far apparire il libro quasi come un vedemecum necessario a chi avesse in animo di compiere simili imprese, insomma una sorta di “istruzioni per l’uso”. Sempre alla faccia della denunciata mancanza di libertà di stampa. L’ultimo capoverso del libro è micidiale: “Quando sono sul punto di mirare la mia mente è attraversata dal ricordo di un’estate, dal volto di mio padre che sorride mentre mi grida di venire in acqua. Rimango così, sospeso, con l’arma puntata (una pistola calibro 38) verso quell’uomo che adesso mi ha visto. La sua espressione cambia, è terrorizzato, ma è troppo tardi ormai, perchè sento il grilletto sotto il mio dito e faccio fuoco, e poi ancora, fino a quando non lo vedo cadere, colpito. Adesso è veramente finita.” Ma c’è di più. Al di là del contenuto del libro, di per se allarmante, ciò che mi ha più colpito è la presentazione evidenziata in copertina e fatta da Alessandro Bertante, giornalista di La Repubblica: “Il romanzo sorprende. Per il coraggio dello scrittore nel prendere posizione al di là del politicamente corretto e per l’urgenza di urlare il disagio di una generazione”. Quasi come se per urlare il disagio bisogna descrivere l’attentato e l’uccisione di Berlusconi. Assolutamente allucinante, almeno per quanto mi riguarda. Ma io continuo a sostenere che in tutto ciò che accade c’è sempre una responsabilità primordiale, insomma un qualcosa che autorizza ad andare oltre i limiti. Come quella volta che un reporter lanciò contro il premier un cavalletto (del peso di alcune decine di chili) colpendolo di striscio al volto. In qualsiasi altro caso quel lancio avrebbe fatto scattare l’accusa di “tentato omicidio”. Solo che per Berlusconi un giovane magistrato molto velocemente formalizzò l’accusa come semplice “tentativo di aggressione motivato dalla disperazione”; un pò come la disperazione espressa da Ettore Saleri nel libro. E poi dicono che in questo Paese la libertà di stampa è a rischio!!
Carissimo dr. Bianchini… caro Aldo,
sono assolutamente d’accordo con te!!! e poi dicono che non c’è libertà di stampa!!! allucinante il libro!!! ma quello che mi fa ancor più rabbrividire è aver saputo di una petizione di moltissimi magistrati italiani e di una lettera al Capo dello Stato nella quale, dopo le reazioni del mondo politico del PdL alla bocciatura del Lodo Alfano, chiedono maggiore rigore e rispetto per la magistratura che, fin troppo sotto accusa, sta perdendo credibilità agli occhi della gente!!!
Come possono pensare che sia la critica di Berlusconi (pur se a volte inopportuna!!) a togliere loro credibilità quando sappiamo bene di quanti provvedimenti a dir poco “impopolari” se non irragionevoli vengono emessi continuamente… vedi scarcerazioni facili o comportamenti violenti “giustificati” in nome di non si sa quale “libertà”… di culto, di pensiero, di stampa!!!
Non dimentichiamo che libertà è innanzitutto rispetto dell’altro, altrimenti è LIBERTINAGGIO!!!
Con la stima di sempre!
avv. Maria Teresa de Scianni
– 24 Ottobre 2009 alle 09:34
Davvero allucinante, del resto cosa ci si può aspettare da questa sinistra allo sbando totale, speriamo soltanto di non tornare ai tempi delle BR e agli anni di piombo. Consentire di pubblicare un libro che effettivamente sembra proprio un manuale d’uso, è inverosimile, in USA per molto meno avrebbero non solo censurato ma immediatamente messo sotto inchiesta l’autore, ma purtoroppo viviamo in un paese in cui chi manifesta per la libertà di stampa, va in piazza con la bandiera di Cuba e con la falce e il martello a far da contorno, una contraddizione spaventosa, davvero squallido e ridicolo.
Incredibile ma vero. Questo è il Paese dell’eccessiva libertà di stampa, altro che storie. Non ho letto il libro ma le frasi riportate danno l’esatta impressione di cosa può essere tutto il resto. Vergogna.
E’ inutile continuare a parlare. Il libro è assolutamente peggio di un gruppo su FB. La conclusione del racconto è allucinante. Quì c’è incitamento all’omicidio; la magistratura se non interviene deve vergognarsi.
Sono di sinistra, non voto per Berlusconi. Consentire, però, la pubblicazione di un simile libro mi sembra come una palla al piede della sinistra stessa. Spero che il prossimo segretario Bersani se ne renda conto e provveda.
E’ scandaloso che un libro simile possa andare in edicola. Ricordo che negli anni ’70 fu molto criticata la pubblicazione da parte della Feltrinelli del libro dal titolo “BR”; ma questo mi sembra davvero un fatto fuori dal normale.
Voglio fare i complimenti al giornalista Bianchini che spesso riesce a trovare le cose giuste al momento giusto. Non è cosa da poco.
Fare il giornalista significa stare su tutte le notizie ed anche sui libri. Nemmeno grandi testate come “Il Giornale” hanno evidenziato l’esistenza di un libro così pericoloso.
Dice bene Giuseppe quando accenna al fatto che negli USA probabilmente un libro del genere sarebbe stato stoppato. La libertà è sacra, ma gli eccessi devono subito essere repressi.
Sono sempre più convinto che le BR non sono mai del tutto scomparse da questo Paese. Il libro ne è la conferma; come si fa a non intervenire.
Comprerò il libro indicato da Bianchini, la curiosità è tanta. Non mi sembra vero che la sinistra si castri fino a questo punto.
Per lavoro vado spesso a MIlano e devo dire che in molti locali del centro c’è una eccessiva concentrazione di gente poco raccomandabile. Li si annida il pericolo di nuove derive.
Sarebbe importante capre perchèil libro è stato pubblicato proprio nel mese di luglio 2009, cioè quando su Berlusconi stava per abbattersi quell’ondata mediatica infamante senza precedenti.
La TEA ch ha pubblicato il libro indicato da Bianchini fa parte del Grupo Editoriale Mauri Spagnol di Adriano Salani Editore spa, un nome decisamente di sinistra. A maggior ragione la sua vendita in libreria dovrebbe essere subito sospesa.
A questo punto mi chiedo con quale coraggio hanno inscenato la manifestazione di Roma per la libertà di stampa ed a maggior ragione come si sono permessi gli europarlamentari di sinistra di portare la quetione finanche a Strasburgo.
Gli europarlamentari della sinistra dovrebbero essere obbligati a leggere il libro indicato da Bianchini e poi puniti in una pubblica piazza per le loro idiozie.
Quando viene consentita la pubblicazione di un libro del genere come si fa a parlare di “rischio per la libertà di stampa”. Questi sono davvero imbecilli.
Caro Aldo,il libro in oggetto è un ulteriore conferma che esiste ancora una sinistra intollerante ,sopraffattrice e violenta nei confronti degli avversari politici.Altro che pericolo di “libertà di stampa”,c’è chi propugna oggi come ieri l’eliminazione dell’avversario.Non bisogna farsi intimidire,il tuo articolo è un atto di coraggio e di giornalismo vero che mi ricorda il Montanelli degli anni di piombo.Oggi come Ieri :”IL COMUNISMO NON PASSERA'”.
E’ un argomento davvero interessante Complimeni a Bianchini per aver scovato un libro così inquietante. Lo acquisterò per meglio capire. Ma già da quello che ho letto posso dire che in questo Paese strano è possibile tutto e il contrario di tutto.
Dopo aver letto l’articolo di Bianchini mi sento inquieto. Insomma davvero non sappiamo dove ci troviamo.
Sono sconcertato dalla rivelazione di Bianchini, ottimo giornalista che non si ferma mai alla velina di turno.
Seguo molto la “Storia siamo noi” su Rai3. In una puntata di qualche mese si prefigurava uno scenario come quello di cui al presente articolo, proprio a Milano e nelle zone limitrofe. Perchè, quindi, non impedire che tutto ciò possa ripetersi.
Sono veramente dispiaciuta che la sinistra possa consentirsi tutto quando si deve parlar male di Berlusconi, che ha le sue colpe ma che non può essere oggetto di un piano strategico per ucciderlo. Ma siamo matti??
E’ la storia di sempre. Quello che puòfare la sinistra non può permettersi di farlo la destra, e così via. Ora basta, è troppo.
Non so come la sinistra non capisca che più si accanice in questo modo contro Berlusconi, più perde voti e consenso.
E’ paradossale, ma l’istinto rivoluzionario della sinistra, o almeno di una sua parte, non è mai domo. Arrivare però a pianificare l’uccisione di Berlusconi mi sembra aberrante. E nessuno interviene.
Cerchi la sinistra di smeterla con queste scorribande terroristiche che danneggiano tutti. Bisogna accettare le sconfitte democratiche.
LACIAMO FARE ALLA NATURA – TIENE 72 ANNI – PURE FIDELCASTRO S’E’ SCIMUTINO … PAZIENZA E GESSO ….
LA VITA E’ BELLA PERCHE’ SI RINNOVA DA SOLA E NOI NULLA POSSIAMO.
FAUST
Non credo che il libro in se sia peicoloso perchè chi l’ha letto attentamente non si è fatto ingannare dal titolo e ha capito che non istiga alla formazione dei gruppi estrmisti…io sono comunista ma non penserei mai di attentare alla vita di Berlusconi e nemmeno di fondare orgnizzazioni terroristiche. E’ vergognoso che la gente insulti gli scrittori che si sforzano di scrivere qualcosa di originale senza nemmeno capire il significato del libro.
Trovo questo post molto utile