Salerno: cooperazione tra scuola e Comune per i minori
Valentina Manzo
In ottemperanza al protocollo d’intesa Carfagna- Gelmini riguardante la settimana contro la violenza datata 12- 18 ottobre per la prevenzione e il contrasto di tutte le forme di violenza e di discriminazione, informazione e formazione tra gli studenti e cosciente dell’allarme violenza il Dirigente Scolastico Virginia Loddo della scuola secondaria di 1° grado De Filippis-Pastorino di Salerno ha indetto un dibattito sulla tematica:” Scenari di violenza nella famiglia,nella scuola e per strada”. Alla tavola rotonda, organizzata nell’ampio e bellissimo salone della scuola G: Vicinanza di Salerno hanno partecipato alcuni dei più illustri professionisti della nostra Provincia, persone la cui spiccata sensibilità d’animo sarebbe auspicabile per tutti per poter avere un mondo migliore. Questi eccellenti relatori sono stati: il Dirigente scolastico della scuola De Filippis-Pastorino di Salerno Virginia Loddo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello De Marco, il Vice Sindaco di Salerno Eva Avossa, il professor Ambrogio Ietto e il giornalista Aldo Bianchini. Si è discusso ampiamente sulle violenze commesse dai minorenni, perché davanti alle violenze dei piccoli è logico essere allarmati. I bambini cercano di anticipare la crescita, di sembrare più grandi della loro età, come? Imitando gli adulti e assimilando gli stimoli che provengono dalla società: immoralità, aggressività, sfacciataggine. Molti ragazzi “per bene” commettono stupri e aggressioni quando entrano nel branco, incuranti che essere bulli per un’ora può trasformarli in bollati per la vita. I costumi si degradano anche per colpa della tv, le cattive azioni diventano più frequenti. I bambini diventano sempre più precoci. La trasformazione inizia in famiglia, qui è cancellata l’innocenza, i maschi diventano piccoli uomini spesso prepotenti. Le femmine sono donne provocanti e seducenti. La cultura del narcisismo, imparata dalla tv spinge a compiere imprese che fanno clamore, ma i bambini non hanno la psicologia del delinquente e l’educazione può permettere il recupero. A questo mirano gli Stati e gli Enti, infatti, la Vice Sindaco di Salerno dott. Eva Avossa ha illustrato nel pomeriggio del 21 corrente mese il progetto sull’ affettività. Punto di partenza e d’arrivo per scuotere gli animi dall’indifferenza a tutte le atrocità che circondano le coscienze civili iniziando dai minori che costituiscono il nostro futuro.