L’oppio della TV e i suoi programmi educativi

Salvatore Ganci                                                  

E’ un vero peccato che la programmazione della TV di Stato sia quella che sia. Ogni mattina su Rai3 spicca un programma (La Grande Storia) che si fa apprezzare per assenza di faziosità e immagini auto esplicative di quella razionale scelta dettata dalla “ragione di stato” ma tanto stupida quanto crudele per chi la vive sia attivamente che passivamente. Alle 8.30 del mattino, quando i ragazzi sono a Scuola magari proficuamente intrattenuti con l’ora di religione o di musica.  Questa mattina ho colto parte di un programma dedicato alla “Croce Rossa”. Che dire? Quando un insieme di fatti toccano nel profondo, si rischia di scivolare nella banalità. Eppure … una Crocerossina che a Padova assume il comando sull’ufficiale tedesco per fare aprire i carri destinati nell’inferno della Polonia per dare cibo e dissetare Donne, Uomini e Bambini che un “sovrano” non in possesso di requisiti “ariani” ha decretato di “razza impura”, rappresenta una figura ben  al di sopra del buon samaritano.Perché la programmazione confina questi programmi, che valgono più delle mortificanti pagine di un libro di testo, quando i ragazzi sono a scuola? Oppure: “mutatis mutandis” perché Maria Stella non invia una circolare perché la prima ora di lezione nelle scuole medie contempli la visione di questi programmi di “RAI Educational”? E’ un peccato che quanto documentato, talvolta con la massima crudezza, non formi autonomamente la struttura morale di un giovane studente. Ciò che si sbologna da sempre sono i valori della “Resistenza” fenomeno che in Francia fu di più lunga e stabile durata che in Italia. Eppure le Crocerossine in un’Italia spaccata in tre nelle fasi più tragiche della seconda guerra mondiale, mentre i Partigiani vittoriosi cantavano la loro vittoria, erano passate nelle carceri a portare conforto ai fascisti catturati e feriti della RSI. Già, non si fucila uno che non sta in piedi. Che dire di queste donne maestre di vita? Lasciamolo dire ai nostri giovani studenti che, purtroppo,  non hanno visto questa mattina RAI3 intrattenuti la prima ora o a suonare il piffero o a sentire i “preziosi” orientamenti per la scelta della scuola Media Superiore, o, semplicemente, a stazionare sui banchi con un inutile esercizio mentre la prof deve conferire con il Preside in corridoio. Ma consoliamoci. Questa sera i nostri giovani studenti potranno prendere esempio da quel civilissimo spaccato della società Texana, dove la violenza è regola, dove la pistola è estratta per un semplice controllo di patente,  ma dove ci sono i Texas Rangers che a suon di “calci roteanti”, alla fine,  stendono  i “cattivi”.  E la morale c’è pure qui: piuttosto che la strada e la droga, meglio imparare il karate in una palestra. La “Croce Rossa” e gli eroismi di tante giovani donne non danno lo stesso spettacolo.