Salerno: Adiconsum, crisi in ogni campo

La crisi non è alle spalle, anzi è ancora il problema principale delle famiglie salernitane. A denunciare la triste realtà è il numero uno dell’Adiconsum Salerno Gaetano Pellegrino. “In tutta la provincia c’è un notevole calo dei consumi, che conferma un trend già in atto da alcuni mesi”, afferma Pellegrino. “Ormai la recessione non è delimitata più ai generi alimentari, ma tutte le esigenze, da quelle più essenziali a quelle secondarie sono diventate un vero e proprio lusso”. Un problema reale, che attanaglia chiunque, anche chi fino a poco tempo fa era da considerarsi nel ceto medio. “Oggi i nuovi poveri hanno la faccia degli anziani con una pensione medio – alta, del semplice impiegato bancario fino ad arrivare ai docenti e ai lavoratori impegnati nei settori marginali dell’apparato produttivo. Arrivare alla fine del mese anche con due stipendi è diventato proibitivo”, dichiara il dirigente dell’Adiconsum. “I costi dei mutui sono aumentati e accedere ai finanziamenti è diventato molto difficile. In questo clima generale la gente diffida di tutti ed è orientata a non acquistare”. Una crisi trasversale, che ha preso di mira anche le piccole e medie imprese. “Una famiglia con un reddito esiguo acquista prodotti di esportazione che costano molto poco ma la cui qualità lascia a desiderare. La filiera si è allargata e tutto questo penalizza le realtà locali che ogni giorno sono costrette a tagliare la produzione e a licenziare il personale”. “Oggi nei supermercati le offerte speciali vanno per la maggiore ma è tutta una montatura. Ci sono accordi sottobanco tra i maggiori produttori e le grandi distribuzioni”, denuncia Pellegrino, “per far sì che prodotti simili non siano in concorrenza nello stesso periodo”. In tutto questo marasma generale pesano come macigni le bollette di acqua, luce e gas: “Il caro – bollette è una delle lamentale più frequenti che riceviamo dalla gente che viene a chiederci aiuto. Tutte le tariffe sono diventate salate, dalle tasse universitarie alle spese telefoniche per i cellulari, queste ultime impazzite dopo l’eliminazione della gabella sul costo delle ricariche”. Sulla ‘social card’, la carta sociale per i più poveri, l’Adiconsum salernitana resta scettica: “E’ stato un vantaggio momentaneo e non tutti hanno potuto accedere alla carta acquisti. Inoltre, il sistema ideato da Tremonti ha escluso i piccoli commercianti, quelli che si trovano sotto casa e dove abitualmente compriamo prodotti di rapido consumo. Il tutto è nato per agevolare sempre le grandi distribuzioni”. Infine, sull’acquisto degli elettrodomestici Pellegrino invita i salernitani a diffidare delle offerte a ‘Tasso 0’: “Le cifre stabilite sono già compresi degli interessi previsti per la vendita al consumo. Inoltre, il prezzo di acquisto per le vendite al consumo non indicano mai gli importi per l’acquisto in contanti. Questo significa che le società finanziarie ne traggono enormi benefici”.