Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo “Rispettare le diversità”

Come ogni settimana, il nostro approfondimento sui fatti della settimana col sindaco di Cava de’ Tirreni, Luigi Gravagnuolo. Quale reazione ai recenti episodi omofobici?Tutte le manifestazioni, verso i diversi, a prescindere che agiscano in forma aggressiva, solo per il fatto d’esser drizzate alla diversità, sono esecrabili. Ritengo che scaturiscano da una forma d’insicurezza della società, per cui non, avendo a volte il bersaglio specifico, si scaricano sui più fragili, sulle minoranze di colore, sui diversamente abili, sugli omosessuali, le proprie inquietudini. L’omofobia di questi giorni assume toni, a mio avviso, paragonabili a quelli della violenza contro gli Ebrei tra le due guerre. Il che francamente mi preoccupa non poco. A proposito dell’ora di religione così diatribata? Da profondo cattolico praticante, ritengo che ogni essere umano abbia diritto alla preghiera, fin quando in nome di questa non si commettano reati. Tutti hanno bisogno di ritrovarsi spiritualmente, secondo il proprio credo religioso: Dio è uno, anche se viene percepito in modo diverso, localisticamente. Nelle scuole andrebbe insegnata la storia delle religioni, accentando il Cristianesimo e la fede cattolica, giacchè viviamo in un Paese che ha la sua culla, a riguardo, nel Vaticano. Occorre conoscere gli altri. In tal modo si annientano le paure. Anche se in altri Paesi musulmani, i cattolici vengon perseguitati, noi non dobbiamo ripagare con la stessa moneta sociale. A proposito del niqad? Tutto ciò che mortifica la dignità femminile, non può essere accettato. Non si può imporre certamente un dato abbigliamento: il giacobinismo non funziona, ma si può far passare il messaggio di un tipo di cultura che accenti il valore della femminilità, senza restrizioni. Con l’avvicinarsi del Natale, in clima di economia, come Cava de’ Tirreni si prepara alle Festività? Non con lo sfarzo, che non ho mai privilegiato. Ritengo che i portici, costituiscano un mosaico della nostra storicità e che pertanto vadano valorizzati non con le luminarie. Un tocco di classe senz’altro, ma senza esagerare nel cattivo gusto. Il Millennio dell’Abbazia benedettina, una tappa importante per la cittadina metelliana… Coi fondi regionali e provinciali, abbiam realizzato quanto deciso. Il problema è che il governo nazionale stalla nell’applicazione della legge 39209. Un ritardo ingiustificabile giacchè si parla del luglio scorso ed ora siamo a novembre. Voglio augurarmi che si dia una mossa per portare a compimento quello che i cittadini ed i turisti attendono per l’evento.” Per la segreteria nazionale, quali attese? Che finalmente l’eletto possa iniziare a decidere!