Salerno: Morrone scrive a Bassolino contro i debiti per Piazza della Libertà

Al Presidente della Giunta regionale della Campania On. Antonio Bassolino

e p.c. Alla Corte dei Conti di Napoli

 Gent.mo On. Presidente,

il Comune di Salerno sta correndo rischi seri di dissesto finanziario, dopo che la città è già crollata in coda alle classifiche nazionali in termini di vivibilità sociale e civile (90° posto su 103, il Sole 24 Ore) e di costo della vita (41° posto su 44, Il Mattino).Tutte le grandi opere progettate alla fine degli anni 80 e cantierizzate alla fine degli anni 90, sono rimaste delle incompiute (Metropolitana, Lungoirno, Cittadella giudiziaria, Palasalerno, Stazione marittima, Cablaggio in fibra ottica), nonostante la singolare e ventennale condizione di continuità amministrativa. I pochi investimenti produttivi previsti (Cittadella informatica, Sea Park) sono falliti, e con essi le imprese che li ispiravano (Finmatica, Ideal Standard), lasciando sul lastrico centinaia di lavoratori. In controtendenza a queste valutazioni inoppugnabili ci sono solo la demagogia, la doppiezza e le bugie del primo cittadino che, unilateralmente e senza parametri di riferimento certi, indica Salerno come un miracolo della buona amministrazione e la annovera tra le città italiane più evolute in termini di raccolta differenziata. Di certo c’è solo un ciclo dei rifiuti pieno di clientele e di pregiudicati e un termovalorizzatore fantasma che ha già visto la camorra dei casalesi presentarsi puntuale e beffarda a vincere nel primo appuntamento con l’appalto, come capita, peraltro, in molti altri cantieri del Comune di Salerno. Quindi, con l’attuale Commissario delegato, esso non verrà realizzato mai, per la evidente incapacità di concretizzare obiettivi impegnativi. Adesso, questo “grande campione” si sta cimentando nella costruzione di una imponente piazza “la più grande d’Europa, più grande di Piazza del Plebiscito a Napoli”.Per giungere all’obiettivo sta indebitando il Comune per acquisire le aree demaniali, per espropriare il Jolly Hotel che vi insiste e per realizzare una parte delle opere. L’intenzione dichiarata è quella di cedere successivamente le aree suddette ai privati, affinché costruiscano appartamenti e uffici in una cornice architettonica goffamente imitativa e assolutamente sgradevole. Medesima operazione di indebitamento ha già concluso per l’acquisto dai privati dei suoli ove doveva sorgere il termovalorizzatore. E vengo al punto cruciale e al motivo che mi ha indotto a scriverLe la presente nota.L’intervento urbanistico “europeo” di cui sopra è stato recentemente cantierizzato per un costo complessivo di 28.500.000,00 euro, di cui 21.325.768,00 per i lavori di costruzione della piazza, di un parcheggio e delle opere di urbanizzazione (evidentemente queste ultime vorrebbero essere un regalo agli eventuali privati che dovrebbero edificare gli appartamenti) e 7.174.232,00 per somme a disposizione dell’amministrazione. L’ente appaltante ha dichiarato che 12.500.000,00 euro saranno reperiti da un finanziamento riveniente dal Programma Operativo FESR 2007 – 2013 (PIU EUROPA) e 16.000.000,00 euro attraverso l’accensione di un mutuo con la Cassa DD.PP. S.p.A..Le mie ricerche non hanno trovato traccia di un finanziamento formalmente concesso dalla Regione Campania di euro 12.500.000,00 a copertura dell’opera suddetta. Le leggi, a tal proposito, sono estremamente chiare e rigorose. In particolare, l’art.2 del D.L. 78/2009 prescrive che l’adozione dei provvedimenti di impegno deve essere preceduta dall’accertamento, da parte del funzionario responsabile, che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica, altrimenti si perverrebbe a uno stravolgimento dei principi dell’ordinamento contabile recati al Titolo II del Testo unico degli enti locali. Infatti, gli art. 183 e 191 del Tuel impongono che, con l’attestazione della copertura della spesa, deve essere certificata preventivamente la sussistenza della provvista finanziaria necessaria per farvi fronte. Ciò detto, se la circostanza che io non abbia trovato traccia del finanziamento non sia attribuibile a una mia disattenzione e ci si trovi di fronte, invece, come io temo, alla mancanza dello stesso, saremo al cospetto di un fatto gravissimo: in pratica, sarebbe stata aggiudicata una gara priva della copertura finanziaria. E’ per questo motivo che Le scrivo, On. Presidente, chiedendoLe di verificare la sussistenza del finanziamento medesimo. Nell’attesa di comunicazioni esaurienti in merito, che cortesemente Le richiedo, Le porgo distinti saluti.

Fausto Morrone

                                                                                 

2 pensieri su “Salerno: Morrone scrive a Bassolino contro i debiti per Piazza della Libertà

  1. Ho compreso le motivazioni a sostegno della denuncia dell’on. Morrone. Per la loro (allo stato, apparente) gravità, i fatti esposti certamente saranno approfonditi dalle attente magistrature competenti. Sperando di rimanere in tema, vorrei solo enunciare qualche problematica già espressa approfonditamente da altri cittadini: il problema idrogeologico e quello dell’impatto ambientale, comuni, a mio avviso, ad altre opere realizzate o progettate in città. A tale scopo ritengo che gli Organismi di Tutela (nella fattispecie Genio Civile e Soprintendenze, se non sbaglio) devono prestare ogni attenzione, anche alla luce delle dichiarazioni di Bertolaso dopo la recente tragedia di Messina.
    Un’ultima annotazione. Da city.corriere.it di oggi, leggo “Ieri almeno 10mila persone (a gruppi di 300 per volta) hanno visitato il teatro Petruzzelli” di Bari: non immagino come si potrà attuare l’ordinato afflusso dei Turisti (certamente maggiori in numero) in visita al Crescent, nell’auspicio che i proprietari ne consentiranno l’accesso.

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