Cava de’ Tirreni:Gravagnuolo, ogni giorno l’impegno civico

 Anche questa domenica, il nostro commento settimanale dei fatti politici, con il sindaco di Cava de’ Tirreni, allungando lo sguardo a quelli che sono i risvolti della politica nazionale. Salerno capitale del Sud, la vetrina politica per accentare il ruolo istituzionale provinciale? Senza dubbio anche questo. Da più parti e da tempo, la volontà d’abolire le province, un parere a riguardo… Io non da oggi ritengo inutile, costosa e spesso dannosa la presenza nel panorama istituzionale delle Province così come sono concepite oggi. Indispensabile però la loro funzione di coordinamento delle politiche territoriali. Ecco, penserei ad esse come Enti di secondo livello, magari in numero superiore a quello attuale e coerenti ad aree territoriali omogenee. Il modello e’ quello delle Comunità Montane, esteso a tutto il territorio e con poteri maggiori. Potremmo avere ad esempio in Campania tante Province quanti sono grosso modo i Sistemi Locali di Sviluppo individuati dal Piano Territoriale Regionale. La loro direzione politica, proprio in quanto Enti di secondo livello, costerebbe zero e corrisponderebbe in modo non conflittuale, nemmeno sulla carta, alle vocazioni del territorio. Elezioni regionali con quale candidato al governatorato correrà il Pd? L’esclusione del Ministro Carfagna, per il centro-destra, fa ben sperare per il centro-sinistra?Ancora siamo in alto mare, sia a destra che a sinistra. La bufera del lodo Alfano…  Era una forzatura eccessiva. Quand’anche si fosse ritenuta utile per il Paese, quella legge andava proposta ed approvata secondo le procedure delle revisioni costituzionali, non come legge ordinaria. Si e’ voluto dimostrare che in Italia c’e’ chi può sorvolare sulle procedure perché  il “popolo lo ha eletto”. Ritengo un bene che si sia viceversa riaffermato il principio costituzionale secondo il quale “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei modi previsti dalla Costituzione”. Annozero e la D’Addario: un giornalista di vaglia, reputa  questa l’informazione? Sì, è anche questa. Tutto ciò che interessa, incuriosisce il lettore va trattato dai media. Poi c’e’ un giornalismo che tende all’osservazione esterna ai fatti, ponendosi al servizio di chi non li conosce e vuole esserne informato senza faziosità di sorta, ed un giornalismo militante, di parte, che più che informare, tende a formare l’opinione pubblica orientandola secondo il proprio punto di vista.  Santoro è da sempre un giornalista schierato, tuttavia nelle sue trasmissioni ha dato sempre spazio anche ai punti di vista diversi dai suoi. Il problema magari è se un tale giornalismo abbia diritto di accesso alla tv pubblica. Dal mio punto di vista sì, anche in considerazione dello strabocchevole spazio che viceversa hanno programmi e notiziari dell’altra parte. Sarebbe grave chiudere anche le residue, pochissime, riserve indiane che parlano ad una parte degli Italiani oggi in minoranza, ma che paga il canone ed ha diritto di cittadinanza come gli altri. La camorra e le infiltrazioni negli alti scanni governativi…una classe politica da condannare? Non una classe politica, i singoli politici collusi da condannare. La responsabilità in uno stato di diritto è sempre individuale. Tuttavia devo osservare che il sistema elettorale attuale, togliendo ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti per nome e cognome, determina una generale deresponsabilizzazione della classe politica. Io tornerei al Mattarellum, immediatamente. L’alluvione messinese: responsabilità penali amministrative? Lo accerterà la Magistratura. Cava de’ Tirreni alle prese con le prossime regionali, i candidati di punta del centro-sinistra?…Boh!! La cittadina dei portici alle urne amministrative: quali scenari? Le urne amministrative, secondo legge, a Cava si apriranno nella primavera 2011. Mi pare un po’ presto per parlarne. Il sindaco Gravagnuolo già in campagna elettorale? Io mi comporto ogni giorno come se si dovesse votare domani e nello stesso tempo cerco di essere il sindaco di tutti, non solo della mia parte.