Moscatiello: direttore generale della Provincia

Aldo Bianchini

Dopo l’anticipazione apparsa su questo giornale, anche gli altri quotidiani hanno ripreso la notizia della imminente nomina di Giovanni Moscatiello (attuale sindaco di Baronissi) a “direttore generale” della Provincia di Salerno, carica tuttora libera. Dopo la notizia è necessario approfondire la figura del personaggio, per capire fino in fondo le ragioni di una scelta. Ho conosciuto Giovanni Moscatiello nell’immediato dopo-terremoto dell’80. All’epoca lui svolgeva il ruolo di segretario comunale di Valva ed io andavo a lavorare in quelle zone terremotate come “ispettore di vigilanza” dell’Inail. Già all’epoca Moscatiello era ritenuto un profondo conoscitore delle procedure ammministrative che determinano la vita e lo sviluppo di un Ente locale; insomma era un maestro, una sorta di scienziato nella sua materia. Tutti lo rispettavano senza discutere, a cominciare dall’allora sindaco di Valva prof. Michele Figliulo (attuale coordinatore provinciale del Partito Democratico). Insieme gestirono tutti gli appalti per la ricostruzione post-terremoto affidata alla Coop. Argenta (una coop. rossa tra le più grosse) ed insieme finirono anche sotto processo in quella che fu definita la “stagione di tangentopoli”. Fedelissimi all’allora segretario provinciale del PCI-PDS dove anche Donigaglia (deus maximum della coop. Argenta) andava a rendere spiegazioni dei lavori e degli appalti. La carriera amministrativa di Moscatiello è stata costellata da incontrastati successi professionali: direttore generale del Comune di Eboli, consigliere esterno del sindaco De Luca negli anni ’90 (con il comune di Salerno che accolse anche il trasferimento della prima moglie di Moscatiello da Valva), fino alla gestione per dieci anni della città di Baronissi come sindaco. E’ lì che incappa nella seconda (e per certi versi più brutta vicenda giudiziaria non ancora conclusa) per via delle accuse di un presunto pentito di camorra, tale Antonio Forte. Ma la sua grande professionalità vince ancora e supera ogni ostacolo. Riesce a rimuovere alcuni equilibri politici (che avevano visto Cosimato prevalere) e, grazie ad un evidente accordo con il centro-destra (ideato dalla Carfagna e da Russo), rivince le elezioni amministrative ritornando sulla poltrona di primo cittadino di Baronissi. Per non parlare della decennale sintonia con l’ex sindaco di Pellezzano Eva Longo (oggi presidente del consiglio provinciale), è noto a tutti che si sono aiutati a vicenda fino a contribuire corposamente alla vittoria del centro-destra alla Provincia. Nel suo primo sindacato aveva addirittura contrattualizzato come direttore generale del comune l’attuale sindaco di Cava de’ Tirreni (Luigi Gravagnuolo, poi passato a Salerno dove era già stato Moscatiello) nell’ottica di una ulteriore cementificazione della sua amicizia politica con De Luca e Figliulo. Insomma sembrava proprio una squadra imbattibile (De Luca-Figliulo-Gravagnuolo-Moscatiello) che aveva conquistato la maggioranza assoluta sia nel partito che sul territorio in termini elettorali. Pensate che, al di là del centro attrattore costituito da De Luca, i tre si sono scambiati spesso anche le poltrone e gli incarichi. Da qualche tempo, però, sono stati avvertiti i primi scricchiolii e la posizione ferma e sicura di Moscatiello è apparsa sempre più instabile. Fino a quando il neo sindaco di Mercato San Severino lo ha addirittura nominato “segretario generale” di tale Comune, tra lo sconcerto generale degli osservatori, ai quali Moscatiello ha sempre risposto di non mischiare l’attività politica con quella professionale. Assolutamente giusto. Ma se dopo circa trent’anni di assoluta e cieca fedeltà ad un leader, improvvisamente un soggetto importante come Moscatiello si sposta decisamente verso destra, qualche perplessità, comunque, la suscita. E un attento osservatore non può far finta di niente, anche dopo la sua significativa assenza dall’assemblea del CSTP  (la sinistra per la rima volta in minoranza!!)  e l’imminente nomina che, stando ai bene informati, Edmondo Cirielli potrebbe sottoscrivere già nei prossimi giorni. In ballo anche il termovalorizzatore e chi lo deve gestire (ma di questo ho parlato nel precedente articolo). Cosa, dunque, è successo tra De Luca, Figliulo e Moscatiello? Forse tra qualche giorno capiremo anche questo.