Patrizia D’Addario, tra sesso…e politica!

di Rita Occidente Lupo

Mentre la terra continua a tremare, senza pietà e lo tsunami conta le vittime indonesiane, dall’altra parte del globo impazza il gossip mediatico. La privacy del premier, cavallo di battaglia dai primi singhiozzi del suo insediamento governativo. Donna che va, fanciulla che viene. Escort che sta, giornalista che parte. Per Strasburgo. Al sorridente Silvio, attribuite fate che solcano la maggiore età,  grazie alla sua presenza a  diciotto candeline o avvenenti escort pugliesi, che avrebbero reso meno tese le ore a Palazzo Grazioli. Della politica berlusconiana, poco o niente. Forse perché la crisi è così graffiante, che si cercano altre divagazioni. Criptate dal microcosmo della celebrità, anche solo per qualche comparsa sul set o per un seggio a Bruxelles. Di donne e nient’altro che di donne, sembra nutrirsi il nuovo soggetto politico Pdl, con tanti problemi al suo interno, che andrebbero attentamente esaminati prima di degenerare. La nostra informazione mediatica, ancora imbastita di chiacchiericcio salottiero, immola paladini della domenica, in onda ogni sera. Santoro, ormai,  non meraviglia più di tanto. Ma che trascini la Patrizia D’Addario, non certamente vittima sacrificale, al suo Annozero, davvero forte. Da che parte sta? Voluto il vespaio dialettico, nel  panorama politico, mentre lui permane uomo di sinistra. Anche se tenta di voler guadagnare uno spazio con la destra, quasi per misurare le distanze dalla fatiscente opposizione. Ancora altre micce di celebrità, per uscire dall’anonimato, a quante sarebbero restate incollate all’ombra della tappezzeria. Se non ci fosse stata la rivelazione. Se la morale, quella almeno che un tempo veniva appellata tale e che richiedeva un determinato clichè alle donne, non fosse stata sbalzata da cavallo. Portando avanti l’ottica dell’essere in gamba, pur nello svolgere il mestiere antico quanto il mondo. Quel comune senso del pudore, che cestinava il turpiloquio, facendo coprire, con un velo pietoso, scappatelle, avventurette, che avrebbero potuto compromettere la dignità  o l’apparente menage familiare. Oggi, essere “facili”, un vanto. Per l’ascesa sociale, la politica, proprio di tutto. Imposte dall’alto, surrogate dall’alto, molte son capaci di tutto. Di asserire il falso spudoratamente, come il vero candidamente. Il tutto inquisitorio, per poter toccare la celebrità senza scrupoli e soprattutto senza dignità del proprio ruolo.

21 pensieri su “Patrizia D’Addario, tra sesso…e politica!

  1. Ma chi le ferma più? Sono giovani, belle , spregiudicate. Come le girls dei cartelli colombiani, misurano lo spazio dall’anonimato alla celebrità con seni prorompenti e bocche di fuoco. Non hanno scrupoli, sono pronte a tutto e anche di più. E quando di fronte a loro si trova l’uomo di potere sia egli un vecchio in preda a pruriti giovanilistici acuiti da dosi massicce di Viagra sia il cinquantenne d’assalto dai capelli tinti e dal viso scuro di lampade,la resistenza rimane un optional. E le brutte? Non c’è spazio per loro. Destinate a lavorare in sopttoscala bui, o al centralino degli Enti dove nessuno le veda. Ah se i divani dei Palazzi del potere potessero parlare…. Ecco, se fossi in Santoro intervisterei loro, altro che la D’Addario…

  2. E’ proprio vero quello che dice Mariano Iodice. Un tempo anche quelle “signore” facevano il loro lavoro con discrezione e riservatezza e, tra coloro che le frequentavano, esisteva una sorta di codice comportamentale, non scritto, basato sulle stesse virtu’: vizi privati e pubbliche virtù, insomma. La nostalgia per quel tempo è quasi inevitabile, di fronte al cattivo gusto imperante.
    Oggi una di quelle “signore” si impegna in tutti i modi affinchè la Nazione intera sappia il mestiere che fà. Che tempi!
    Come se non bastasse, và agli incontri privati portandosi dietro il registratore. Piano premeditato o “multa pecunia” ? O ambedue? Ai posteri l’ardua sentenza.
    In termini pratici, il risultato netto di tali manovre non sorprende nessuno: che il premier ha certe debolezze lo sapevamo tutti. Ma, forse, questi fatti agli Italiani non interessano più di tanto. Il declino del premier, se ci sarà, sarà determinato da altri fattori.

  3. al di là del fatto che l’opposizione politicamente in italia non esista, ma perchè si continua a dire che tutta questa vicenda sia solo gossip sul presidente del consiglio?! davvero pensate che non riguardino tutti i cittadini i favori politico-economici in cambio di prestazioni sessuali?! e mi riferisco sia al presidente del consiglio che a tutti gli altri personaggi minori che possono essere coinvolti… mah!

  4. E’ vero. Non le vicende private del Premier riguardano tutti i cittadinile ma le assunzioni pilotate che avvengono a tutti i livelli ed in tutt’Italia con la conseguente disoccupazione dei meritevoli senza spinte (del resto spesso non volute né richieste), i concorsi a primario d’ospedale o a professore universitario dai risultati ben conosciuti, i reclutamenti anche in strutture miste pubblico-private senza trasparenza e così via. Questo è sempre accaduto e auguriamoci che continua ad accadere, ma di meno. Vogliamo buoni esempi dai nuovi moralisti.

  5. Non è proprio come dicono i commenti precedenti. Se proviamo a spostare l’attenzione dalla D’Addario al Premier il discorso deve cambiare per forza. Se il mestiere della D’Addario non suscita più tanto scalpore (ed è giusto!!)perchè in fin dei conti siamo un pò tutti vaccinati, quello che dovrebbe sconcertare è l’atteggiamento del Premier che (se vero!!!) amerebbe incontrarsi non con una ma con tante ragazze-fcili messe tutte insieme in una sorta di harem per stimolare gli appetiti sessuali oramai in evidente disarmo a causa anche della prostata. Bisogna, quindi, chiedersi se un paese può essere guidato da un leader vittima di “vizietti” sconcertanti che possono renderlo vulnerabile e ricattabile (vedasi imprenditore che porta le ragazze!!), sperando che questi vizietti vengano esercitati sempre con maggiorenni, La lettera di Veronica a Repubblica se letta attentamente avanza qualche sospetto più pericoloso.

  6. Io credo che in fin dei conti abbia ragione Mirko. Il problema non è legato all’atto in se (pur riprovevole…) ma all’atto in relazione al fatto che chi lo compie è, guarda caso, Presidente del Consiglio dei Ministri. E sinceramente non può essere rappresentato da un signore a cui piace andare con le prostitute (anche più di una per volta)e che la BBC inglese (come ha mostrato Annozero) ha ridicolizzato all’inverosimile.

  7. La pèenso diversamente da Catone e affermo che le vicende private di un Premier riguardano tutto il Paese, soprattutto se complicate da vizietti assai schifosi come quello di fars tenere compagnia da una vntina di ragazze squillo per volta.

  8. Dice proprio bene Mariano quando allude ai divani del potere e non alla D’Addario. Perchè è certamente meglio pensare ai divani ed immaginare l’inimmaginabie che sentire una prostituta che si affanna a portare avanti le proprie ragioni. Il pregio della Prima Repubblica è stato quello di farci vedere sempre i divani e …. sognare.

  9. Non credo proprio che un Presidente posa farsi condizionare da una prestazione sessuale e concedere favori politico-economici; penso invece che fatti di questo genere dovrebbero rimanere chiusi nei segreti delle alcove…e basta.

  10. Ma chi se ne frega delle abitudini sessuali del Presidente …. mica siamo in America che si atteggia a bigotta solo con i politici . . . quì da noi più amanti più onore.

  11. E’ sempre difficile fare la voce contraria, il cosiddetto controcanto. L’eqilibrio è auspicabile; Santoro sbaglia soltanto perchè è unidirezionale e per lui il Premier fa male anche la pipì. Così non si può fare.

  12. A Salerno abbiamo avuto un esempio alla Santoro; però Bianchini su Quarta Rete riusciva, comunque, a parlare di De Luca anche in maniera positiva. L’errore di Santoro è quello di criminalizzare ad ogni costo soltanto Berlusconi.

  13. Un giornalista deve sempre stare sull’altra sponda rispetto al potere ma non deve mai assumere atteggiamenti preconcetti. E questo per Santoro ……

  14. MI è piaciuto l’intervento di Minzolini sul TG1 che ha definito lo sciopero dei giornalisti una farsa. Secondo me la libertà di stampa non è un diritto, essa deve essere conquistata giorno dopo giorno servzio dopo servizio. Santoro non ha capito proprio nulla … eppure è stato un ottimo professionista.

  15. Mi pace questa possibilità di intervento che il giornale diretto dalla Occidente offre ai lettori. Io sono per la riservatezza e decisamente contrario che una escortpossa anche vantarsi in tv per le sue imprese erotiche. Davvero offensivo. Ma ance la Dandini non scherza su Rai3.

  16. Un bel dibattito, non c’è che dire. Esprimo anche il mio pensiero. Santoro fa benissimo a “sputtanare” il premier; in altri Paesi lo avrebbero distruto.

  17. E’ assolutamente giusto che ognuno possa esprimere il proprio pensiero, soprattutto se giornalista. Ma è anche giusto che l’aggressione a tutti i costi è sempre squallida, colpa o non colpa. Questo dovrebbero capire i vari Santoro.

  18. L’equilibrio è difficile. Ma uno che appare sulla tv pubblica non può mostrarmi una prostituta alle nove di sera. Abbiate pazienza, ma qui davvero si è usciti dal seminato.

  19. Cari signori con i vostri 18 precedenti commenti non avete fatto altro che aumentare il cachet della D’Addario alla prossima trasmissione! Purtroppo la vera cosa triste è che ha attratto l’attenzione di tutti: i media ci speculano (altro che attacco a Berlusconi!!!), la D’Addario si arricchisce e fra un pò ce la ritroveremo forse ospite d’onore al Festival di Sanremo e tutto ciò è la normalità in questo Bel Paese di voyeurs!L’offesa di Santoro sta nel fatto(certamente non politico)che anche lui cerca di fare audience sotto le mentite spoglie del giornalista fedele al giuramento di cronista della verità. La vera risposta a tutto questo schifo era spegnere immediatamente la tv e dedicarsi a qualsiasi altra cosa: perchè non mi sembra giusto pagare un canone, fare il mio dovere di contribuente, nonostante lo Stato non mi garantisca lavoro in questo momento, e pensare che una parte di quei miei sacrifici andranno a contribuire il pagamento del cachet della D’Addario ?!?!
    Diceva il grande Totò:”…..Ma mi faccia il piacere!!!!!”

  20. Che vergogna, 18 interventi per la D’Addario! Siamo proprio alla frutta come si suol dire. Ma dove siamo arrivati se il voyerismo che regna sovrano in questo momento è talmente ostentato che nemmeno ce ne accorgiamo più. Bisognava fare la vera rivoluzione mediatica e spegnere il televisore, altro che canone e digitale. Devo fare dei sacrifici per pagare una tassa che ritrovo ingiusta (il canone) e pensare che il “sudore della mia fronte” va a pagare il cachet di una ….escort?!?! Come diceva il grande Totò: “…..Ma mi faccia il piacere!!!!”

  21. La verità è una. Tutti parlano e tutti commentano ed io faccio delle considerazioni a voce alta:
    1) Sai quanti uomini vorrebbero stare al posto di Silvio, fra 20 belle escort?
    2) Sai quante donne vorrebbero stare a posto di una delle 20 escort ?
    Ed allora bando alle ipocrisie. Pensiamo alla politica e diciamo che Silvio è un grande. Per la vita privata ognuno si gestisse la sua. Al bando l’ipocrisia, l’invidia e la falsità. Ma qualcuno di Voi pensa che non sia stato sempre e comunque cosi ? La verità è che oggi se ne parla in maniera spregiudicata, una volta si faceva il tutto in maniera piuù riservata. D’altra parte non si è sempre detto che quello è il mestiere più vecchio del mondo ? E c’è qualcuno che mi dovrebbe spiegare una cosa: se è una cosa bella e fatta bene perchè Sivio che è amante delle cose belle non l’avrebbe dovuta fare ? Meglio quel prete di Prodi o quello squallido di Franceschini? Per cortesia cari professori di moralità smettetela di essere ipocriti ed invidiosi ed impegnatevi a fare i Berlusconi del momento senza invidia, è meglio per Voi.

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