Annozero, la D’Addario confessa

  Rita Occidente Lupo

Pacata, rassegnata al patibolo mediatico voluto e cercato. Per pubblicizzare la sua smania di realizzare un progetto. Per snidare quella verità scomoda, che l’ha fatta bersaglio di veleni ed arringhe, che hanno puntato contro di lei l’indice della calunnia. Un’escort, che non ha mai taciuto d’essere. Contrariamente ad altre donne, giunte a vertigini di successo politico o televisivo, senza rivelarsi apertamente tali. Lapidaria la chiusura della D’Addario. Il finale di Annozero. Un guanto di sfida tra il perbenismo ipocrita e la realtà della femminilità svenduta. O venduta, se questa ha una caparra che val la pena esser millantata. Tutta la verità, nell’ammutinamento del Pdl, che non ha inteso prender parte alla trasmissione di Santoro, non volendo sentir ragioni da un’escort. Dopo il tornado dei giorni scorsi, che Santoro aveva scatenato insieme a Travaglio sulla libertà di stampa, contro la classe politica, la puntata coinvolgente, da quella Valle di Giosafat, come lui stesso ha prorotto all’inizio. Un salotto che, alla presenza del sindaco di Bari, ha accentato il ruolo dei partiti, il rispetto della politica. Senza alcuno steccato dalla privacy. Che per la D’Addario, non è mai stata infranta!Un chiacchieratissimo presidente, il nostro, che dal sorridente doppio petto blu, c’è da giurarci che nel corso di Annozero, sia andato su tutte le furie dinanzi all’angelicità dell’escort. D’altronde lui, ha amore per il bel sesso. Al di là degli anni.  Letizia Noemi, può raccontarlo! Ora dal set cinematografico, dopo la pubblicità col suo papi. Una studentessa di Napoli corteggiata da quand’ era minorenne. Le amicizie del cavaliere, tutt’altro che paladini senza colpa e macchie. Un  dinamico imprenditore barese, Giampaolo Tarantini, legato al premier da fornirgli ragazze e cocaina per le sue feste sarde. Come la velina di 23 anni, ragazza immagine Barbara Montereale, anche lei graziata con la D’addario per una carriera politica:  nella lista elettorale La Puglia prima di tutto. Allegre serate e notti passionali quelle che a Villa Grazioli, il presidente Berlusconi si concedeva tra un calo inflazionistico ed una crisi economica. Eludenti le sue magioni da Creso, le sue dorate pareti, lontane da un mondo sguarnito d’ogni ambascia economica. Un ceffone alla miseria i fiumi di coca, come i litri di champagne. Tanto da far girare la testa, a chi, come la D’addario, aveva ben preciso l’obiettivo da raggiungere. In cambio di notti piacevoli, il suo residence, progetto familiare da ultimare. Costato la vita a suo padre. Occasione d’oro, anche sulla strada del meretricio, non s’incontrano facilmente in tempi di magra. Col premier, tra gentilezza e premura, tutta un’altra storia. Così ha dichiarato la D’Addario, che solo dinanzi all’inganno di promesse non mantenute, si è decisa non a tradire l’intimità, ma a rivelare quanto avvenuto nelle serate barattate da Tarantini. Non la candidatura in bianco né la concorrenza femminile spietata, le spire per farla parlare. Da escort, risaputo da Berlusconi all’atto di designarla per la candidatura, all’incalzante Santoro ha ribadito, con piglio deciso, di non rinnegare d’esserlo, contrariamente a chi, comportandosi da tale col Presidente, ha ottenuto, senza professarsi tale!  

8 pensieri su “Annozero, la D’Addario confessa

  1. Nelle società in cui gli uomini hanno un forte potere politico-economico le donne tenderanno a usare il bene che posseggono “il loro corpo” per raggiungere una migliore situazione economica e, meno sono le opportunità economiche a disposizione, più tenderanno a farlo, indipendentemente dal piacere che trovano nel sesso, indipendentemente anche da tutto il dolore che probabilmente proveranno.

  2. Impressionante per licidità e per chiarezza il presente articolo. Un pezzo da incorniciare. Complimenti.

  3. … “contrariamente a chi, comportandosi da tale col Presidente, ha ottenuto, senza professarsi tale!”

    Quale migliore conclusione ad un equilibrato e lucido esempio di vero giornalismo. Complimenti!

  4. Articolo molto bello,ma se nell’ Italia dei mille e mille disagi ambientali,economici e sociali,continuiamo da mesi a parlare solo delle avventure del grande Tessitore,ma senza che realmente cambi nulla nello scenario politico/sociale,si è sempre di più alla frutta destra e sinistra senza distinzione alcuna…

  5. Si può condividere il concetto che ci vuole coraggio ad ammettere pubblicamente di essere una escort. Ma da che cosa nasce e a che cosa mira il coraggio di questa signora?
    Le promesse, si sà, non sempre vengono mantenute ma, di norma, una escort viene retribuita per la prestazione che ha reso e ciò, mi sembra, è lautamente avvenuto (secondo quanto concordato) per la notte a Palazzo Grazioli.
    D’ora innanzi tutti i maschi italiani schiavi di pruriti sessuali (prima di tutti il premier) stiano attenti alle escort, potrebbero nascondere un registratore!
    Questo, ovviamente, non assolve il Cavaliere, che farebbe bene a dare esempio di moderazione e di sobrietà, tuttavia, considerato anche il tenore di vita della signora D’Addario, mi sembra eccessivo celebrarla come una vittima o una martire.

  6. Ho già scritto sull’altro articolo. Ma l’argomento è talmente interessante che voglio partecipare anche su questo. Qui veramente abbiamo raggiunto il massimo. Santor non solo ha mostrato in prima serata una prostituta ma le ha anche fatto ammetter che stva ordendo un vero complotto con registratore e videocamera. Inconcepibile.

  7. I PRAGMATICI ANGLOSASSONI CONDANNANO PIENAMENTE IL POLITICO O L’UOMO DI POTERE DEDITO ALLE RELAZIONI EXTRACONIUGALI PERCHE’ TALE COMPORTAMENTO AVRA’ RICADUTE NEGATIVE (SOCIO-ECONOMICHE) SUGLI IMPEGNI CHE COSTUI DOVRA’ AFFRONTARE PER IL POPOLO. PURTROPPO I LATINI RITENGO CHE RAGGIUNGERE IL POTERE SERVE … A FARE PRINCIPALMENTE QUELLO.
    E NOI PAGHIAMO!!!
    Giuseppe

  8. Un saluto a tutti gli intervenuti al dibattito.
    Elementi emergono dalla trasmissione : LA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE, GOVERNATA ED AZZERATA DA VENDOLA, E’ STATA MESSA SOTTO INCHIESTA PER GLI APPALTI GESTITI DA TARANTINI.
    TARANTINI VOLEVA ALLARGARE IL SUO GIRO D’AFFARI FUORI DALLA PUGLIA!!!
    SI E’ RIVOLTO AL PREMIER, ARRUFIANANDOSELO SIN DAL 2008 CON L’AFFITTO DI UNA CONTIGUA VILLA IN SARDEGNA.
    NON E’ RIUSCITO A COMPLETARE IL SUO PROGETTO POICHE’ LE MIGNOTTE CHE HA PORTATO AL PRESIDENTE, UNA IN PARTICOLARE CON LA SUA REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO, HANNO INTRALCIATO I SUOI DESIDERATA.
    IN SINTESI : BERLUSCONI E’ UN MIGNOTTARO, CONSAPEVOLE ED IMBECILLE,CHE NON HA COMMESSO ALCUN REATO!!!
    TARANTINI E’ UN IMPRENDITORE SPREGIUDICATO SFRUTTATORE DI MIGNOTTE E GIUSTAMENTE INDAGATO.
    SPERIAMO CHE LA MAGISTRATURA VENGA A CAPO DELLA VICENDA E DEFINISCA LE REALI RESPONSABILITA’ PENALI DI TARANTINI E DEI COMPONENTI LA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE.
    Perdonate lo sfogo e buona domenica a tutti!!

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