Ritorna lo tsunami

di Rita Occidente Lupo

Ancora paura e sgomento. Nelle isole da sogno del Pacifico. Territori già colpiti qualche anno fa dal flagello tsunami. Stavolta è toccato alle Samoa, distanti dalle Hawaii, annoverare circa 20 vittime al momento. Un terremoto sconvolgente, quasi del nono grado della Richter. In ginocchio un luogo paradisiaco, meta turistica in ogni stagione dell’anno. La furia della natura, nonostante si parli di una profondità marina notevole; il sisma, sconvolgente le acque, con maremoto che ha invaso la costa. Ed inondato abitazioni, allagando territori. Proprio lo tsunami, onda anomala, del porto, lunga…letale! Una catena di reazioni sismiche,  ha immolato ancora altre vittime dopo il tragico 26 dicembre 2006. Per misure precauzionali, chiuse perfino le spiagge hawaiane. Il pericolo,  perennemente insito in zone, quasi risucchiate e depennate dalle mappe geografiche, per tali uragani. Anni fa, lo stesso Gigi D’Alessio, in albergo in pieno tsunami, come da lui stesso raccontato, pronto a soccorrere gli sventurati. E la sua paura, sul volto impressa anche a distanza di giorni, a prolusione del concerto di Capodanno del 2007. Certe esperienze, solcano. Quando si guarda la morte in faccia, tutto si relativizza. Apprezzando anche la quotidianità. Quella che fino a qualche istante prima, veniva tacciata di retorica abitudinarietà. Respinta per assuefazione. Dinanzi alla paura di perdere la vita, l’istinto di sopravvivenza artigliato. Ed ognuno, cerca di strappare la sopravvivenza come può. Semmai ci si aggrappa, anche all’ultima spiaggia. che non sempre è la pia illusione di trovare una riva di salvezza. Spesso, può esser anche la sabbia pacifica: l’importante, che sia la zattera contro il naufragio!