Adolescenti… mamme!

di Rita Occidente Lupo

Ancora intente a pettinare le bambole. Eppur mamme. Per gioco, per ignoranza. Per mancanza di contatto con la realtà, tra la fatica di crescere. E l’onere d’esser genitori. In molti casi, le separazioni coniugali, l’incompatibilità relazionale con la madre, a monte delle cause delle gravidanze indesiderate. Premature per le adolescenti. Comunque le baby mamme, più frequenti in contesti rigidi religiosamente, dove l’uso dei contraccettvi, tabù.Un’indagine diretta da Joseph Strayhorn della Drexel University e University of Pittsburgh rivela che negli Usa, quattro ragazze su dieci rimangono incinte prima dei 20 anni, per un totale di oltre 900.000 gravidanze all’anno, mentre in Brasile, nel 1998 le donne sotto i 19 anni che hanno partorito, ricorrendo al sistema sanitario nazionale, 698.439 .Di queste, 31.857 tra i 10 e i 14 anni. Età che non consente né di assumersi responsabilità né di poter gestire l’allevamento di un minore. Un tempo, le ragazze madri, guardate di sottecchi. Identificate come delle donne procaci, finite nei guai più per colpa propria, che altrui. Bandite dal consorzio umano “accettabile”, ostracizzate dal perbenismo del candore. Costrette spesso a dover rinnegare il proprio nascituro, per poter continuare a vivere tra le pareti domestiche. Eccezion debita per chi, lottando con dignità e coraggio, senza lasciarsi scalfire dai pregiudizi del tempo, con perseverante decisionalità rinunciava al crimine contro la vita. Sembra che un dato storico, quello che ha visto l’apogeo della battaglia femminista, rivendicare il proprio corpo, monopolio anche per l’autonoma scelta dell’aborto, sia un leit motiv. Oggi, la donna, consapevole della maturità anche programmata. Capace di gestirsi tra la managerialità e la capacità d’ interagire con la prole. Ma gli attentati alla maternità, non mancano. Come alla giovinezza. Che tra le pareti domeestiche, spesso continua a subire abusi traumatici. Recentemente una giovane trentenne, minacciata ed imprigionata a Melbourne dal genitore. Padre di quattro figli, uno morto, altri 3 con malformazioni congenite. Un altro mostro simile all‘austriaco Josef Fritzl, che tenne rinchiusa la figlia per 24 anni ed ebbe con lei sette figli. Il padre-mostro australiano,  aveva iniziato a stuprare la figlia ad 11 anni, minacciandola di violenze contro la madre. Dagli anni ’70 e fino al 2007, l’uomo ripetutamente aveva minacciato la figlia di ritorcersi contro la madre. Una storia di silenzi e di soprusi. Ora la giovane, sotto l’assistenza psicologica, cerca di recuperare la sua giovinezza giammai vissuta. Di far fronte ad una pluri maternità imposta con la violenza. Ancora spazio per la brutalità, che malgrado incrimini l’uomo per ben 80 reati, non ridarà la giovinezza autentica ad una donna innocente!