Sala Consilina: i misteri di località Marroni

 Roberto De Luca

 Ogni storia misteriosa ha il suo risvolto interessante. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un mistero non ancora svelato: cosa sta accadendo nella località Marroni di Sala Consilina? Nell’aperta campagna, in mezzo alla vallata, questa località è stata prescelta dall’amministrazione comunale per ospitare il sito di trasferenza per rifiuti solidi urbani e, nelle immediate vicinanze, il canile comprensoriale. La sorte di questo pezzo di vallata sacrificato (in questo caso forse necessariamente) per dare ospitalità e cura a delle bestiole randagie e per accogliere in modo temporaneo i rifiuti solidi urbani prodotti dalla cittadina, è strana non solo per l’accostamento dei siti. E da qui il mistero. Ricordiamo che, attualmente, il sito di trasferenza in località S. Giovanni sta provocando non pochi disagi ai cittadini del posto: frequenti incendi dei rifiuti (già da noi riportati) e puzzo intenso emanato dai cumuli di immondizia lasciati pernottare, il più delle volte, sul piazzale.Da un accesso agli atti, effettuato presso il Comune di Sala Consilina per cercare di capire qualcosa di più di cosa stesse accadendo in località Marroni, sappiamo ufficialmente che: i lavori del sito di trasferenza sono stati ultimati il 12/09/08 (un anno fa); i lavori medesimi sono stati collaudati (03/02/09 – oltre sette mesi fa); che è attualmente in itinere la conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento del centro di raccolta di rifiuti. Non è dato di sapere entro quale data il calvario dei cittadini in località S. Giovanni terminerà, quindi. Ecco allora che sarebbe utile conoscere qualcosa di più circa il rilascio dell’autorizzazione necessaria al funzionamento del centro di raccolta rifiuti. Se qualcuno si degnasse di far trapelare qualche notiziola, tanto per dare conforto ai cittadini del posto, sarebbe cosa ottima. Intanto un’altra aura di mistero circonda il caso di località Marroni: un condominio di tre piani che sorge laddove dovrebbe sorgere il canile comprensoriale. Non sappiamo le intenzioni dell’amministrazione, lo confessiamo. Quello che sappiamo è che là dove sorge quel condominio dovrebbe essere costruito un canile, dove dovrebbero essere ospitati circa duecento fedeli amici dell’uomo. Il condizionale è d’obbligo, si suole dire. E non pensiamo che queste bestiole potranno essere alloggiate in appartamenti, in quanto la natura randagia di questi animali non si adatta bene alla “vita di città”. Oppure, prima di costruire il canile, si è pensato di sistemare l’appartamento del custode e qualche struttura collaterale utile a creare posti di lavoro per addetti e sub-addetti? Tre piani sono tanti, però! Pertanto, se il nostro sospetto corrisponde a quanto l’amministrazione ha messo in cantiere, presto ci sarà un bel concorso pubblico e, forse, qualcuna delle tante solite promesse pre-elettorali verrà finalmente onorata. I poveri cani randagi, che ora si aggirano tra i rifiuti nei pressi dell’ex macello comunale di San Giovanni, potranno aspettare ancora un poco per un ricovero e per le cure dei loro acciacchi. Nell’attesa consigliamo loro di godersi un ultimo scampolo di libertà e di vita all’aria aperta, perché non è detto che non potrebbero finire ospiti proprio dell’enorme condominio a tre piani. Eppure, anche se così fosse, potremmo sempre consolarli dicendo loro, in linguaggio canino, quello che gli amici dissero al ragazzo della via Gluck, ovvero che finalmente potranno lavarsi in casa “senza andar giù nel cortile”. È vero, eviteremo di dire che saranno costretti a fiutare cattivi odori a causa del vicino sito di trasferenza, aggiungendo soltanto che questa vita da cani prima o poi conoscerà una svolta (per il meglio, si spera). 

 

 

 

4 pensieri su “Sala Consilina: i misteri di località Marroni

  1. L’appartamento per il custode del canile ,così come i locali mensa e le sale chirurgiche per la sterilizzazione dei cani NON sono previsti da NESSUNA NORMATIVA. Sono un OPTIONAL COSTOSO di cui NON si COMPRENDE la RAGIONE! GUADAGNA soltanto la ditta appaltatrice che fa dei lavori più remunerativi rispetto alla costruzione dei BOX per i cani, il cui NUMERO sarà ovviamente inferiore ai 200, in quanto i soldi sono stati spesi per OPERE INUTILI E NON NECESSARIE.

  2. Ringrazio il lettore Rocco per l’utile commento.

    Ammettiamo pure che si volessero costruire dei locali mensa (ma per chi, per i cani?), un appartamento per il custode del canile (vicino al centro di trasferenza e in mezzo al nulla?) e delle sale chirurgiche(perché il plurale?) per la sterilizzazione; mi chiedo, tuttavia, se fosse proprio necessario costruire uno stabile in cemento a tre piani in mezzo alla vallata. Il cemento come l’oro, molto prezioso per alcuni.

    Il mio sospetto, caro lettore, è che i soldi finiranno molto presto per completare questa ennesima inutile opera in cemento e che il problema dei cani randagi si risolverà (forse!) mandando le nostre bestiole in Calabria. Ora mi chiedo: ma la magistratura non potrebbe (solo per una volta in questo lembo di terra abbandonato a se stesso) controllare che cosa sta succedendo? E’ mai possibile che amministratori, che sembrano essere “legibus solutis”, possano trattare così come Ella dice il danaro pubblico in un periodo di profonda crisi economica?

    Nessun dorma, allora. Cerchiamo di affrontare e risolvere i problemi nel rispetto delle regole, l’unica strada che possa tutelare il cittadino e, in questo caso, anche i diritti dei cani randagi.

    Mi creda, però, caro lettore, lo sconforto nel rileggere quanto scritto in risposta al Suo cortese e utile commento è grande, grande, grande.

  3. Caro Roberto questo è soltanto uno dei tanti fenomeni di degrado che attraversa Sala Consilina,unito ovviamente ai problemi della cittadina,da te più volte denunciati.Tra i tanti,approfitto del tuo spazio,quello delle molteplici minidiscariche a margine dell’abitato visibili a tutti segnalate ma il materiale abbonda.Tutto ciò nell’indifferenza più assoluta delle autorità preposte,e nel silenzio dei cittadini che non pensano alle gravi conseguenze per loro ed i loro figli.

  4. Caro Lettore salese,

    la Sua cortese segnalazione aggiunge sconforto a sconforto. Di cumuli di immondizia e di microdiscariche purtroppo è piena la vallata e il territorio di Sala Consilina in particolare, nella sua parte pianeggiante. Colgo l’occasione, tuttavia, per esprimere la mia gratitudine al Direttore, che mi concede questo spazio, che spero in futuro possa essere quello di numerosi altri lettori. Abbiamo subìto in silenzio per molti anni l’onta dei rifiuti tossici sversati nottetempo (come mi raccontano in tanti e come ci racconta la Procura di Santa Maria Capua Vetere). Forse è giunta l’ora di difendere il nostro territorio con più coraggio. E se molti si prodigheranno in questa direzione, allora sapremo che sarà una battaglia (forse lunga e dura) dalla quale usciremo vittoriosi.

    Grazie ancora, Roberto De Luca

I commenti sono chiusi.