Elton strega il pubblico della Piedigrotta

rol

Qualcuno la definirebbe sana invidia. Semplicemente. Quella che ha fatto esclamare al campano Bruno Venturini, che la performance del mitico Elton John, 2 ore di fila, sull’accalcata Piazza del Plebiscito, non c’entrava con la napoletanità. Una Piedigrotta senz’anima e senza cuore. Questa la lapidaria asserzione di Venturini, ambasciatore della canzone napoletana nel mondo, a proposito della kermesse Futurista di quest’anno. Che ha rivoluzionato il canovaccio tradizionale. In chiave con la veemenza caotica marinettiana, volendo la rockstar più gettonata del mondo. Non uno a caso Elton. Che non ha inchiodato solo con “Image” la  celebrità. Oltre 250 milioni di dischi parlano chiaro. Le sue agili dita sulla tastiera, che ama dall’infanzia, ben coniugate ad una melodica voce, dalla suadenza all’incisività. Questo ed altro ancora Elton, col suo pianoforte. Non l’erede sterile dei Beatles, ma il testimonial d’un modo diverso di coniugare il rock. E di personalizzarlo senza tema di sconfinare nel melodico. Il suo, un genere boom negli anni Settanta, che ancora strega le piazze. La Piedigrotta pirotecnica ha fatto scintille in ogni senso. Lasciando attonita la moltitudine per l’inossidabile tempra di John, circa 100.000 astanti, stretti in un concerto per la pace, dalla scia solidale nella lotta all’Aids, tramite la Fondazione voluta dal sir. Con il mirino verso i lontani. Nessuna canzone ha risparmiato  emozioni, nella magica notte di fine estate. Tra spigolature, dietro gli occhiali scuri, la napoletanità non fuggiva i tasti, da melanconia e sentimenti. Tutti presenti, in quell’onirismo che Elton ancora una volta è riuscito a ricreare, tra il colonnato rimandato dalla Piazza. Sotto il cielo trapunto di stelle, sempre quello di Napoli, fatto di mille contraddizioni e stupori. Come quello di una ritrovata Piedigrotta in pieno bagliore. Checchè ne dica Venturini, sentitosi accantonato, in casa propria, dalla  rockstar importata per l’occasione, dopo 36 anni. Il baronetto, senza minimamente offrire il fianco al gossip, ha condotto magistralmente, con estrema sobrietà il suo ruolo. D’altronde, un amante di casa reale, lui così vicino, nel regno britannico, alla regina madre, non può lasciarsi trascinare da chiacchiericci marcatamente partenopei. Anche sposando l’intramontabile “O sole mio” coi tasti bianco-neri, nel salutare il tripudio d’applausi d’una notte speciale.

Un pensiero su “Elton strega il pubblico della Piedigrotta

  1. Grandissima recensione per un avvenimento unico e speciale, epico e spettacolare. Io ero lì, ed è stata la serata più bella della mia vita… SIR ELTON é sempre il migliore, e alla faccia di chi gli avesse augurato un megaflop ha avuto il successo che merita!
    Lunga vita a Sir ELTON JOHN!

I commenti sono chiusi.