Morire…da soli!

di Rita Occidente Lupo

Il conforto solo del rito funebre. E la solidarietà religiosa di don Giuseppe, che ha officiato le esequie. Silenzio di presenze nella chiesa di Secondigliano, per il decesso di Gaetano, prima vittima italiana del virus H1N1. Una liturgia segreta per il 51enne, deceduto al Cotugno di Napoli. Nessuno, a parte il prelato ed i quattro fedeli previsti, in chiesa. Oltre alla madre Antonietta, abbracciata ad una colonna nel fondo della chiesa. In aggiunta ai portantini, ben protetti da una mascherina sul volto. La stessa bara, trasportata su di un carrello. Dopo i primi momenti allarmistici, la calma. Dopo la disinfezione dell’Asl, la tranquillita’.  Ma Gaetano non sarebbe morto per il virus, bensì per un quadro clinico complesso. Questa la versione dei sanitari, che hanno costantemente diramato nei giorni scorsi notizie non allertanti la popolazione. Intanto, per tema del contagio, la vittima partenopea (nell’ultimo mese son rincarati del 400% i casi di contagio nel nostro Paese), s’è spenta in solitudine. Ed ancor più è stata accompagnata religiosamente in tale condizione. Ormai la pandemia non scherza, pensa più di qualcuno, che proprio non ci sta a sentir sdrammatizzare una situazione letale.Anche se son stati dimessi dall’ ospedale ”Cotugno”, due dei cinque pazienti ricoverati per aver contratto il virus H1N1: uno studente greco ed una bambina di cinque anni. Un altro ricovero s’è aggiunto nelle ultime ore.  Occorrerà comunque verificare. L’influenza A scrive una pagina cruenta in Campania. E non desiste dall’inseguire specialmente le fasce deboli. Ingannando nella sintomatologia. Apparentemente, banale influenza, con compromissione alle corde vocali ed alle narici. Successivamente, la devastazione delle vie respiratorie. La Sanità non può seminare panico. Né alimentare allarmismi. Deve assolutamente esorcizzare la tema del contagio. Di qui anche la banalizzazione della letalità del virus, spacciandolo quasi come  killer più innocuo di altri. Ma chi ha fiuto, s’accorge che al di là dell’encomiabile sforzo, il pericolo corre senza pietà. Dalla Cina, il vaccino low cost. Monodose, dal costo del 30% in meno rispetto a quello prodotto dalle case farmaceutiche. Con estrema attenzione l’Oms guarda al prodotto, che ridurrebbe sensibilmente, in termini di costi, la spesa pubblica, raddoppiando il numero degli abitanti che ne usufruirebbero.