Salerno:Castellana:“Contro l’omofobia la cultura della differenza”
«…Alemanno ci aveva promesso sicurezza…Da quando c’è Alemanno sono aumentate le aggressioni…Da quando c’è Alemanno, Roma è tornata ad essere intollerante e razzista…”. Mi spiace che da una manifestazione così bella e giusta, come quella tenutasi ieri a Roma, si levino cori così lontani dalla realtà e così strumentali nei confronti di una “destra europea” alla quale si possono muovere tante accuse ma non certo di omofobia. Suvvia! Siete anacronistici e fate finta di non sapere qual è il reale movente di questa incessante omofobia: la mancanza di una cultura della differenza! Accusare Alemanno è solo un basso tentativo di “finta e strumentale politica”: la strada maestra da percorrere è costruire l’ “accettazione del diverso da noi” attraverso una formazione che cominci già dai banchi di scuola». Questo l’intervento di Martina Castellana a margine della manifestazione contro l’omofobia tenutasi a Roma ieri.«Se nella meravigliosa e accogliente “gay street” di Roma lanciano bombe carta e aggrediscono coppie gay – commenta Martina Castellana – non è certo perché essere gay è di sinistra e essere omofobi è di destra: le cause sono ascrivibili soltanto a una ancestrale paura verso chi è diverso da se stessi, e cioè alla mancanza di una cultura della differenza: nella differenza questi aggressori vedono solo un pericolo e non un arricchimento: l’alterità e la diversità sono valori che non si apprendono stando da soli di fronte a uno schermo, ma si conquistano con l’educazione emotiva e cioè attraverso la solidarietà, la relazione, l’aiuto reciproco, la comunicazione. Lo dico proprio a quei ragazzi meravigliosi che manifestavano ieri al Colosseo: smettiamola di identificare un criminale con un’ideologia: chi aggredisce una coppia omosessuale è soltanto un analfabeta emotivo che ha paura di accettare l’altro, un marginale disadattato il quale non ha avuto la fortuna di apprendere il reale valore di completamento che è il pieno riconoscimento dell’altro a qualsiasi genere sessuale e gruppo etnico appartenga. La cultura della differenza va appresa sin da bambini; i maestri devono avere la capacità di educare alla valorizzazione e all’accoglimento della differenza i nostri figli per rifuggire questa ignobile sensazione di “orrore” nei confronti di due uomini che camminano mano nella mano o nei confronti di un “barchino” pieno zeppo di extracomunitari».
brava martina castellana. è con la cultura che si combatte l’omofobia figlia dell’ignoranza.
Sei decisamente più interessante ed attiva del cosiddetto ministro carfagna…che di ministro ha ben poco e fa meno di poco…