“Lampo” salva un disabile

di Rita Occidente Lupo

Solidarietà, a qualunque costo. Anche a quello della vita. Bolzano docet. L’episodio dei giorni scorsi, incredibile. Val la pena che venga menzionato, se non altro perché funge da contraltare al costante bollettino di violenza, che ultimamente rimanda il Paese. E che i media volentieri rimbalzano, per continuare ad essere antesignani di quel serpentone di scoop “nevralgici”, che può salvare le sorti così fustigate dell’editoria locale. Peter Raffeiner, 60 anni, battezzato lampo per la sua velocità, tuffato nel laghetto di Prato allo Stelvio,  per salvare il suo amico paraplegico, finito con la carrozzina nell’acqua, durante la gita di un’associazione per portatori di handicap.  Peter, in seguito ad un incidente atmosferico, un fulmine lo colpì agli arti inferiori, con le gambe parzialmente amputate. Mentre era seduto seraficamente intento a pescare, il disabile di 42 anni, schizzato con la sua carrozzina verso le acque.’Blitz’ si è buttato nel lago e ha tenuto il suo amico ad un braccio, fino all’arrivo di altre persone, in zona. Fortunatamente, lo sventurato, è rimasto a galla anche se, nella caduta, ha riportato la frattura di una gamba. Non è la prima azione umanitaria che   Raffeiner ha compiuto. Senza la gamba sinistra ed il piede destro, dopo le amputazioni subite, si lanciò nello sport. Con tanta voglia di vivere più che mai! Con una bici modificata e delle protesi, ha attraversato più volte l’Europa. Pedalando da Bolzano, a Capo Nord, ma anche da Vancouver in Canada, fino Anchorage in Alaska. Ogni impresa, per la raccolta di fondi ad associazioni umanitarie, come Medici senza frontiere.  

Un pensiero su ““Lampo” salva un disabile

  1. è bello leggere notizie di altruismo , anche se per brese attimo, ricordiamo che la vita ha un valore immenso.
    continua così.
    ti abbraccio
    agata

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