Salerno: Scuola, Cisl “Protestare nelle sedi idonee”

Protestare con forza e determinazione, ma nelle sedi opportune dialogando con le istituzioni. Questo il pensiero della Cisl Scuola di Salerno nel ‘day – after’ che ha visto la città protagonista della protesta contro i tagli alla scuola.  La battaglia dei precari presso l’Ufficio Scolastico Provinciale, dove lunedì mattina sono entrati in contatto reparti di Polizia in assetto antisommossa e i docenti che da giorni stanno manifestando contro i licenziamenti di massa degli insegnanti previsti dalla legge Gelmini, ha scatenato la reazione della segretaria generale della Cisl Scuola Salerno Rosalba Visone (nella foto). “La vicenda è salita alle luci della ribalta solo per gli scontri. Tutto questo è mortificante – dichiara la Visone -, perché la Cisl Scuola si batte da sempre per gli insegnanti e i collaboratori scolastici nelle sedi di competenza e con il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Alberto Bottino. Questa storia non è iniziata all’improvviso lunedì. Da tempo c’è gente che lavora per i diritti della classe docente nel rispetto delle norme, cercando di dimostrare in modo civile le inadempienze della legge Gelmini. La protesta in sé ci vede d’accordo su tutta la linea ma credo che non sia il piazzale dell’Ufficio Provinciale Scolastico il luogo dove far valere le proprie ragioni. Nonostante tutto esprimo la mia solidarietà per chi lunedì era fuori all’ex Provveditorato degli Studi a manifestare”. La Visone, inoltre, punta il dito anche contro l’amministrazione scolastica provinciale: “Il tutto è stato gestito male. E’ disumano convocare 900 collaboratori scolastici a tempo determinato illudendoli con la speranza di avere un posto di lavoro e poi mandarli via alle 23:55 della notte senza nessuna notizia in merito”. “Entrare in contatto con la Polizia non serve a nulla. In questo modo si fa solo demagogia. Il decreto che taglierà i posti di lavoro nelle scuole è stato approvato tempo e non ieri – ammonisce la segretaria cislina – . Dalla settimana prossima entrerà in azione il nostro piano di battaglia che prevede assemblee pubbliche e pacifiche in piazza e incontri con tutte le istituzioni. Questa rimane l’unica strada per far valere i diritti di tutta la categoria”.