Regione:il cons.Valiante,precariato scolastico affrontato in ritardo

 “La questione dei precari è stata sottovalutata e affrontata con troppo ritardo. Adesso, se si vuol salvare la situazione, è necessario accelerare gli interventi, per scongiurare gli oltre 5000 tagli annunciati”. Così il consigliere regionale Gianfranco Valiante sulla protesta dei precari della scuola. “Non basta la decisione della Giunta regionale della Campania mantenere in ruolo almeno 300 docenti precari –continua Valiante – si tratta della goccia di un mare di tagli. La proposta è di attuare la stessa iniziativa lanciata dalla Regione Puglia che ha elaborato un accordo di programma al fine di salvare dai tagli un quarto dei docenti a rischio per i prossimi due anni, con un cospicuo finanziamento. La Regione, in accordo con la direzione scolastica regionale, ha proposto cioè di agire per eliminare le classi sovraffollate, imponendo un tetto massimo di 25 alunni, contro i 30 previsti dal decreto Gelmini”. “Abbassare il numero degli studenti delle classi non significa solo salvare migliaia di insegnanti precari – sottolinea Gianfranco Valiante – ma permette di qualificare l’offerta formativa e di migliorare la qualità della didattica. La Campania è la regione più colpita dai tagli, non possiamo restare a guardare senza intervenire in maniera decisa”. Per Gianfranco Valiante è poi necessario procedere alla convocazione di un tavolo interistituzionale tra Regione Campania, Governo, Province e sindacati per definire tutte le possibili soluzioni alla mannaia di tagli. “Solo così è possibile salvare la situazione, non si può lasciar cadere inascoltato l’appello di migliaia di precari che si stanno mobilitando senza neanche, spesso, essere ascoltati. E’ impensabile che il Governo nazionale abbandoni migliaia di insegnanti che, da anni al servizio delle scuole statali, vengono tagliati fuori senza alcuna possibilità di soluzione. E’ necessario che il presidente della Regione Bassolino intervenga al più presto nei confronti del ministro Gelmini per tutelare i livelli occupazionali e il funzionamento della scuola pubblica Campania, la più penalizzata dai tagli decisi dal Governo”.