Alzheimer lontano dal vino

Un buon vinello, per innaffiare i pasti, è sempre stato il motto dei saggi. Oggi, le proprietà del prodotto delle viti, sono notevolmente potenziate dagli studi. Oltre ad essere ottimo antidoto all’ipotensione, alla ricarica energetica, spauracchio della demenza senile. E’ stato riscontrato infatti che, in coloro che volentieri si concedono tale bevanda, senza ovviamente alzare troppo il gomito, l’Alzheimer sarebbe meno insistente, calando al 30%  e la vecchiaia, un male inevitabile, ma sensibilmente alleggerito. Al di là dei soliti motti “In vino veritas”, “il vino fa buon sangue” gratificherebbe Bacco contro gli astemi!