Sassano:la Ricciarelli firma la carta rossa della valle delle orchidee

 Anche Katia Ricciarelli “adotta” le orchidee selvatiche di Sassano. Il noto soprano ha posto la sua firma sulla “Carta Rossa della Valle delle Orchidee” in occasione della cerimonia inaugurale della riapertura alla pubblica fruizione dello storico Palazzo Babino.La popolare artista è divenuta così, dopo tanti altri autorevoli esponenti del mondo scientifico, culturale, politico e dello spettacolo, anch’ella “testimonial” della Valle delle Orchidee di Sassano, area che, ubicata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, vanta la presenza di ben 187 entità di orchidee selvatiche.  “Sono assai orgogliosa, ha sottolineato Katia Ricciarelli, di offrire il mio contributo, anche se solo morale, ad una iniziativa di così alta valenza naturalistico-ambientale”. La Carta Rossa della Valle delle Orchidee” è, infatti, un documento finalizzato a sancire e ad evidenziare la grande importanza e la singolarità naturalistica del territorio sassanese interessato alla fioritura delle orchidee selvatiche. Nella Carta si afferma, fra l’altro, la necessità di salvaguardare il delicato equilibrio dell’ambiente antropogeno della Valle tra ecosistemi particolari mentre viene espresso l’auspicio  che  le condizioni ambientali ed i rapporti uomo-natura possano rimanere quelli di oggi. Intanto Katia Ricciarelli, dinanzi ad un numerosissimo pubblico, ha fatto da madrina al taglio del nastro di Palazzo Babino restituito ai suoi antichi splendori a seguito di interventi di recupero, restauro e rifunzionalizzazione che, per una spesa complessiva di circa 600 mila euro, sono stati finanziati attraverso i fondi POR Campania 2000-2006-progetto integrato “Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano”, Misura 1.9. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato, fra gli altri, il vice prefetto di Salerno, Salvatore Tedesco, il sindaco ed il vicesindaco di Sassano, Domenico Rubino e Gaetano Arenare, ed il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, il quale ha consegnato al sindaco di Sassano la bandiera del Parco che sventolerà sullo stesso Palazzo il quale sarà destinato ad ospitare importanti eventi di natura scientifico-culturale.Il Palazzo Babino fu acquistato dall’Ente Provincia di Salerno e donato successivamente al Comune di Sassano che ha portato a termine l’opera di riqualificazione dell’importante struttura ubicata nella parte alta del caratteristico borgo antico sassanese. L’edificio si estende su tre livelli per complessivi 500 metri quadri. A piano terra è stata realizzata una sala conferenze multimediale, mentre al primo piano è stata approntata un’ampia sala da adibire ad esposizione museale. L’ultimo piano verrà utilizzato come foresteria con 12 posti letto e relativi servizi. All’esterno il Palazzo Babino è dotato di un giardino di oltre cinquemila mq con alberi secolari di ulivo e da frutta e con un’area adibita ad anfiteatro per ospitare eventi all’aperto. La riapertura del Palazzo Babino rientra nell’ambito di un ampio progetto della civica amministrazione che mira a rivitalizzare il centro storico sassanese. Non a caso, a poche decine di metri dallo storico Palazzo, a breve inizieranno i lavori di realizzazione di un parcheggio che doterà di nuovi posti auto il centro storico e che sarà al servizio  sia dei residenti sia di quanti utilizzeranno Palazzo Babino e Palazzo Picinni, altro edificio gentilizio, quest’ultimo, del centro storico interessato a lavori di recupero e prossimo  anch’esso, a conclusione degli interventi di riqualificazione, ad essere restituito alla pubblica fruizione.

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