Oggi Google commemora Hans Christian Oersted

 Salvatore Ganci

Nel villaggio globale i cui modelli di vita sono i calciatori e qualche eroe dei reality show, Hans Christian Oersted sarà per caso un celebre calciatore degli anni ’60? E’ infatti così raro che si commemorino Uomini di Scienza che qualcuno può averlo pensato. Hans Christian Oersted (14 agosto 1777 – 9 marzo 1851), Fisico danese iniziò,  con una esperienza che sembra oggi banale quando la si presenta a scuola,  l’epoca dell’Elettromagnetismo e delle grandi scoperte dell’800 compiute da Michel Faraday.  Un conduttore percorso da corrente posto sopra un ago magnetico orientato lungo il meridiano magnetico subisce una azione trasversale deviando dalla posizione d’equilibrio. Che ci dovesse essere un qualche legame tra “fluii elettrici” e “fluidi magnetici” era un fatto testimoniato già da F.D. Arago che cita di come bussole nautiche subissero inversioni di polarità per la scarica di un fulmine. Altri sperimentatori si ostinavano a ricercare la relazione facendo attraversare dalla corrente l’ago stesso. H. C. Oersted fa passare la corrente sopra l’ago e compie la scoperta del secolo. Ma anziché intrattenere il Lettore con argomenti di Storia della Fisica o su pretese priorità (assolutamente infondate) della scoperta da parte di Gian Domenico Romagnosi nel 1802, vorrei concentrare la mia attenzione sulla immagine che un arguto incisore ha saputo dare dell’esperimento di Oersted, cogliendo a mio avviso, un quadretto di Psicologia di Gruppo delizioso. L’immagine è in testa all’articolo. Qui, da semplice persona che osserva per mestiere, trovo che chi ha disegnato questo “quadretto” è una persona che ha saputo magistralmente esprimere attraverso il linguaggio non verbale le reazioni “umane” di Uomini che, per buona parte della vita, sono corsi attraverso varie vie, non sapendo cogliere le risposte (sempre corrette) che la Natura offre. Escludendo ovviamente il personaggio di spalle, sapete trovare chi osserva con attenzione critica il nuovo fenomeno cogliendone una “rottura con la tradizione”? sapete trovare chi osserva come folgorato da meraviglia e di entusiasmo carico di voglia di proseguire subito in questa nuova direzione? Chi si arrocca nel pensiero “non può essere, sicuramente è un effetto spurio e non voglio guardare oltre”. Infine chi vede una forza agente trasversalmente sull’ago magnetico che vede poste in dubbio in un momento tutte le certezze acquisite in gioventù e messe in discussione quando ormai è tardi?Fornito l’input, sono certo che potranno sicuramente esistere innumerevoli altre “chiavi di lettura”. In fin dei conti “leggere” è una cosa, “interpretare o saper trovare” un’altra. Ho trascurato, in figura, il linguaggio non verbale di Oersted che esegue l’esperimento (della rilevanza del quale era talmente conscio da averlo pubblicato sotto forma di fascicolo “stampato in proprio” ed in Latino, (lingua ormai definitivamente abbandonata nella Letteratura scientifica) dilungandosi non poco nel citare i nomi delle (stimatissime) persone presenti e testimoni dell’evento. E’ una osservazione personale, però una Memoria scientifica originale era allora, di norma, scritta in Tedesco ed inviata ad Annalen der Physik.

 

Un pensiero su “Oggi Google commemora Hans Christian Oersted

  1. Vorrei solo dire che a volte è bene ricordare , ma soprattutto ammirare coloro che non si accontentano di ciò che c’è nel mondo , di tutte le comodità ,che cercano nuovi modi per rendere la nostra vita più semplice , grazie alle loro geniali scoperte.Un sentito apprezzamento a quest’articolo , che forse cercava solo di vendere grazie alla scusa dell’argomento “colto e innovativo” rispetto agli argomenti trattati oggi, ma che forse invece rispetta e evidenzia coloro che meritano di essere ricordati da noi, popolo del mondo.

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