Loredana Bertè: crepuscolo da diva?

di Rita Occidente Lupo

L’icona del rock. Dell’urlante “Non sono una signora” stregante le folle. Una diva dal palcoscenico muto, per la sua voce tagliante consensi. Una donna che ha lottato e che continua a sgomitare con tutta la rabbia che canta, per farsi spazio. E che di fregature, ne ha subite. Prima dall’amore e poi dal giro del suo ambiente. Quello che strinse tanto la sorella Mimì, la grande Mia Martini, portandola ad una morte ancora oscura. Soffocandone la personalità, ancora avvolta nella leggenda di una donna sempre sospesa tra la disperata voglia d’amore e le sconfitte amare delle incomprensioni. E Loredana, non ne ha subite di meno. Una vita inquieta la sua, bohemien per degli aspetti, in cerca di una stabilità che raramente, per una persona vitale, può scaturire dalla stasi esistenziale. Ed ora, dopo i nastri criticati e le gonne a palloncino, i guanti di pizzo e le trine tra le ciocche bianco-nere, rischia di finire i suoi giorni in miseria. Il suo appello, ad esser protagonista a tutto ciò che le può servire a saldare sfilze di utenze. A farcela con la vita ch’è cara. Il suo appello, anche dell’isola, non per acquisire notorietà da svendere, ma per racimolare qualcosa prima che sia troppo tardi. Presente al gay Village e ad altre kermesse che ogni estate che si rispetti mette in campo, Loredana rimane sola anche tra tanti volti nuovi. Il palco dell’Ariston, come le piazze in delirio, non hanno mai stordito la sua ribellione. Nè sedato il profondo vuoto che si porta dentro. Anima delle sue canzoni. La battigia su cui riflettere tra i controluce esistenziali. Nel dimenticatoio? La fine di una rockstar che dopo aver segnato generazioni, con la disperata voglia di “sei bellissima” rischia l’anonimato e la panchina dell’indigenza? Triste fine, il crepuscolo dei divi!

Un pensiero su “Loredana Bertè: crepuscolo da diva?

  1. Non credo possa arrivare la fine per un’Artista che ha rivoluzionato la Musica italiana sperimentando in anticipo nuovi generi (reggae, funcky, elettronica) e scovando nuovi autori (Ruggeri, Piccoli, Mango). Lei è Storia e qualsiasi iniziativa autodistruttiva non cancellerà ciò che ha regalato agli appassionati di Musica. E’ un esempio, non un controesempio.

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