L’angolo dei giovanissimi: l’equazione d’ Internet

 Alessio Ganci

Può essere una domanda che si saranno posta in molti: quale sia il vero funzionamento di Internet, quello che permette l’esistenza di tanti siti web a disposizione di chiunque. Questo quesito riguarda la registrazione di un dominio web presso uno dei tanti servizi di web-hosting: io pago ed ottengo un sito web in Rete. Come fa il servizio di web-hosting ad immettere in Internet il sito che ho acquistato? Se tutti sapessero come fare, forse in Internet ci sarebbero meno “perché” e meno misteri. È anche vero però che fallirebbero tutte le aziende di web-hosting se gli utenti provvedessero a pubblicare “a manina” i loro domini web su Internet. Ebbene, purtroppo per i risparmiatori incalliti (e per fortuna per i servizi di web-hosting) l’inserimento di un nuovo dominio in Internet non è attuabile per l’utente privato, almeno che quest’ultimo non abbia tanti soldi e tanta pazienza per gestire una web-farm. Le web-farm sono delle grandi strutture telematiche dotate di accesso ad Internet 24 ore su 24, 365 giorni su 365 e di una capacità di memorizzazione dati di un’enormità di petabyte (un petabyte è circa 1000000000 GB). Questo supporto di archiviazione è utilizzato per conservare tutti i file e le pagine web dei siti registrati nel servizio di web-hosting collegato alla web-farm. Inoltre questo chiarimento sul funzionamento reale di un servizio di web-hosting serve a chiarire anche perché bisogna ogni volta pagare un canone annuale per mantenere attivo il proprio dominio web: al servizio di web-hosting costa ospitare il sito nella web-farm, dato che dovrebbe cedere una parte di archiviazione dati  al sito in questione. Inoltre, se il sito in questione ha richiesto lo spazio web illimitato, la faccenda si complica ancora di più: per fortuna lo spazio web illimitato in realtà ha sempre un limite di caricamento dei file (spazio illimitato non è un concetto esistente in Informatica), ma questo limite è comunque irraggiungibile: vorrei tanto trovare un sito che riesca a raggiungere la quota di venti terabyte (circa 20000000 GB) di spazio occupato in poco tempo. Per raggiungere la quota di venti petabyte di vorrebbero tanti decenni, anche per il sito più esoso di spazio di archiviazione dati. Dato che il limite del dominio “illimitato per modo di dire” non si ferma ai venti terabyte, ma ti può offrire qualcuno dei tantissimi petabyte disponibili nella memoria di archiviazione, lo si può anche tranquillamente considerare come “illimitato”. Basti pensare che Internet Archive con il suo archivio web occupa a malapena un petabyte.