Magna Graecia:Bellacosa evidenzia l’inattività degli amministratori e dei soci

In occasione dell’assemblea dei soci della “Magna Graecia”, fissata per il 24 luglio 2009 alle ore 19:00, la sede della società era chiusa. Solo dopo un’ora, presso i locali dell’Hotel Ariston di Capaccio, la seduta si è tenuta ma erano presenti solamente quattro consiglieri di amministrazione, due membri del collegio sindacale e, quanto alla base sociale, la sola Provincia di Salerno, i Comuni di Albanella, Roccadaspide, Giungano, Trentinara, Altavilla Silentina, la B.C.C. di Altavilla Silentina e lo I.A.c.p.Tuttavia non è stato possibile discutere degli argomenti all’ordine del giorno, sia perché lo Statuto sociale fissa la regola secondo cui l’assemblea può funzionare e deliberare con la maggioranza del capitale sociale ma soprattutto perché non si disponeva dei libri sociali, probabilmente trattenuti dal Presidente o dal Vicepresidente del consiglio. “C’è da evidenziare – ha dichiarato Adriano Bellacosa, Assessore al Patrimonio, Affari Legali e Contenzioso – che l’attuale inattività degli amministratori e dei soci non risponde ad una regola di sana, corretta e prudente gestione, potendosi, da un lato, postulare una responsabilità di tipo erariale, configurabile anche in caso di mera astensione dal voto in assemblea, e dall’altro, ipotizzare una responsabilità di carattere civilistico”. “D’altro canto – ha aggiunto Bellacosa – l’assemblea aveva da prendere posizione sul documento contabile di bilancio per l’esercizio 2008. Comunque, in caso di continuata inattività dell’assemblea, si configurerebbe un caso di scioglimento della società e l’organo di gestione dovrebbe fare istanza di accertamento al Tribunale, con la nomina di un liquidatore “giudiziale”. Ed è inutile dire che, in questa eventualità, la società subirebbe il costo dell’azione giudiziale e del compenso al liquidatore non volontario, con inutile ed ulteriore pregiudizio per la cassa sociale”. “Tutto questo precisato – ha concluso l’Assessore Adriano Bellacosa – ritengo di dover sollecitare i soci ad intervenire alla prossima adunanza ed esprimere il loro voto”.