Spiritualità: il Papa, la frattura al polso e gli angeli di Dio

  don Marcello Stanzione

 Il Santo Padre Benedetto XVI salutando le forze dell’ordine che lo hanno assistito durante la sua vacanza ad Aosta riferendosi alla caduta dei giorni scorsi ha affermato: “Purtroppo il mio angelo custode non ha impedito il mio infortunio, certamente per ordine superiore. Forse il Signore voleva insegnarmi più pazienza e più  umiltà per darmi più tempo per la preghiera e la meditazione”. San Paolo afferma espressamente che la missione specifica degli angeli è quella di assistere gli uomini che non hanno ancora guadagnato il regno dei cieli: “Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono entrare in possesso della salvezza?” (Ebrei I, 18). “Ogni anima”, continua Sant’Anselmo, “viene affidata ad un angelo nello stesso momento in cui si unisce al corpo”. La tradizione non può, su questo argomento, essere più generale, più ininterrotta o più uniforme.“Sebbene la salvezza delle nostre anime sia il principale oggetto di sollecitudine per i nostri angeli custodi, tuttavia hanno tanta cura di noi da procurarci anche i beni di questa vita; essi ci proteggono dagli incidenti ai quali siamo tutti esposti, e ci allontanano dal male quando cadiamo in esso. Essi ti porteranno nelle loro braccia, dice la Scrittura, quando ti potresti ferire contro una pietra; il Signore manderà i suoi angeli attorno a coloro che lo temono, ed Egli li libererà da tutte le loro tribolazioni. I santi angeli ci procurano beni temporali, solo allo scopo di impedire ai demoni di offenderci. “La nostra debolezza,” dice Santa Ilaria, “non potrebbe resistere alle forze degli spiriti maligni senza l’assistenza dei nostri angeli custodi!” “Con l’aiuto di Dio,” aggiunge San Cirillo, “noi non abbiamo niente da temere dalle forze dell’oscurità, poiché è scritto: L’angelo del Signore si accamperà attorno a coloro che lo temono e li libererà. Gli angeli custodi non sono contenti di aiutarci ad evitare le trappole del diavolo e ad allontanarci dai vizi, essi ci assistono anche nell’esercizio di tutte le virtù… Ma hanno una maggiore cura dei giusti, in proporzione al loro fervore nell’esercizio della virtù; cosicché il peccato sembra allontanarli, a seconda se si interrompono o diminuiscono più o meno gli effetti della loro vigilanza.” “Per quanto riguarda l’anima, gli angeli possono e prontamente agiscono su di essa, in una maniera – ora ordinaria, ora straordinaria – e in una misura difficile da comprendere. La comprensione deve loro molta luce preziosa…Per quanto riguarda le azioni angeliche sulla volontà umana, l’esperienza universale dell’umanità testimonia come molte ispirazioni di angeli buoni sono efficaci nel guidarci verso la virtù, e dall’altra parte, come spesso le suggestioni degli spiriti maligni sono efficaci nel guidarci verso il vizio. Ma gli angeli buoni disperdono l’errore, riportano i sensi alla loro purezza originale e generano una specie di luce interiore nell’anima, per mezzo della quale si possono vedere le cose nel loro carattere vero. Tali sono nella loro natura le ammirabili creature che chiamiamo angeli buoni”.“Dovunque andiamo,”- scriveva il Cardinale O’ Connell nella sua bellissima lettera pastorale sui santi angeli,- “questa angelica assistenza non viene mai interrotta. Gli spiriti celesti ci proteggono dai pericoli del corpo e ci amministrano nei nostri bisogni temporali… Essi sono intenti a portare le nostre anime alla salvezza, ci istruiscono, ci proteggono, intercedono per noi presso Dio. Per quanto riguarda i bisogni dell’anima durante la vita che amministrano, gli angeli assistono l’anima  affinché arrivi intatta fino alla fine del suo viaggio. Essi fanno tutto ciò per noi se glielo lasciamo fare; essi ci aiutano se noi li accogliamo e cooperiamo con loro con gratitudine.”Molti sono i motivi che inducono a una tale costante devozione per i nostri interessi. Questi patroni celesti, come sappiamo, sono vicini al misericordioso Cuore del Redentore; essi comprendono quindi la sua preoccupazione per il nostro benessere, e da quella inesauribile Fonte di Amore essi traggono il più tenero affetto nei nostri confronti… Tuttavia, ciò che accresce in special modo l’intensità del loro affetto è il fatto che hanno ricevuto da Dio il compito di volgere lo sguardo su di noi, e di essere per noi qui sulla terra strumenti della grazia di Dio. Questo è ciò che urge loro: scendere dai loro cieli dorati per volare velocemente e gioiosamente attraverso la debole aria di questo mondo terreno, per assicurarci il loro amore e tenderci una mano nelle paure e negli errori.”E con quale ammirabile sollecitudine e incessante attenzione questi angeli protettori adempiono il loro compito Divino nei nostri confronti! In ogni momento, anche se invisibili, essi sono accanto a noi. Non ci abbandonano mai, dal nostro primo respiro fino a quando non raggiungiamo il nostro destino eterno. Essi assistono i bambini che dormono nelle loro culle, guidano i timidi passi con cui il bambino e il giovane si avvicinano alla vita sempre così piena di pericoli. Essi ci danno una mano per rafforzare l’umanità, impegnata nella lotta contro le forze del male, e che porta le cicatrici delle ferite causate dal peccato. E quando la luce della vita si trasforma in oscurità, con i suoi sogni non realizzati e le sue care speranze ormai vane, gli angeli custodi sono vicini per supportare i nostri passi vacillanti e per bandire le ombre della solitudine e della tristezza.””Le vite dei santi rivelano che molti di essi erano devoti agli Angeli custodi. Alcuni di essi avevano anche il privilegio di una familiare amicizia coi loro angeli e ricevevano prove visibili dei servigi che i santi angeli rendevano a coloro che erano sotto la loro cura.Santa Rosa di Lima, il primo fiore di santità americana alla quale la Santa Chiesa ha conferito pubblica venerazione, visse una vita di grande purezza e innocenza. Fin dalla sua prima infanzia ebbe il privilegio di avere un rapporto familiare con gli angeli custodi. Da numerose difficoltà e pericoli ella venne liberata dal suo angelo custode e dichiarò che il suo angelo custode faceva tutto ciò che gli chiedeva di fare.Papa San Gregorio Magno era teneramente devoto al suo angelo custode. Grazie a lui ottenne la dignità Papale. Durante il periodo in cui il santo fu Abate di un monastero che egli aveva costruito a Roma, il suo angelo custode gli apparve spesso, sotto le vesti di un povero mercante, che chiedeva l’elemosina. Dopo che divenne Papa, San Gregorio prese l’abitudine di sfamare ogni giorno dodici persone povere. Tra questi egli scorse un uomo virtuoso che lo impressionò profondamente. Alla domanda di chi fosse, egli ricevette tale risposta: “Io sono il povero mercante al quale tu desti, oltre a dodici dollari, il piatto d’argento di tua madre. Questo atto di carità che ti ho indotto a compiere ti ha preparato per la dignità di alto sacerdote. Io sono il tuo angelo. Non avere paura Gregorio. Dio mi ha mandato a dirti che puoi ottenere qualsiasi cosa tu chieda attraverso il mio servizio. Poiché grazie a me tu sei stato elevato al trono di Pietro, io ti proteggerò e ti preserverò fino alla morte.