EPT: la tracciabilità della Prearo

Aldo Bianchini
Il giorno dell’insediamento ufficiale di Marisa Prearo ai vertici provinciali dell’EPT mi ha colpito, in particolare, un passaggio essenziale della sua dichiarazione programmatica. Alla voce “c” del punto “1” in merito alla maggiore funzionalità degli Enti si legge: “L’implementazione di procedure finalizzate alla tracciabilità, al monitoraggio ed alla visibilità delle attività svolte”. Lì per lì rimasi sulle mie, volevo fare una domanda ma preferii glissare, non ricordavo con esattezza da chi avevo sentito pronunciare le stesse parole. Rapida consultazione di cartelle ed ecco la sorpresa; due giorni prima, lunedì 20 luglio, a pronunciare quelle parole era stato addirittura il presidente Cirielli nel corso del consiglio provinciale monotematico dedicato alla dichiarazione programmatica. Parole con finalità molto precise, parole che vengono usate sia dalla destra che dalla sinistra, dissi tra me e me. Se con calma riflettiamo ci rendiamo subito conto che la tracciabilità, il monitoraggio e la visibilità sono tre elementi sui quali, di destra o di sinistra che sia, ognuno deve basare il suo programma, altrimenti non va da nessuna parte in un momento di recessione economica così pesante. Fine, dunque, agli abusi ed agli sprechi che, nessuno me ne voglia, hanno caratterizzato le amministrazioni del centro/sinistra in tutta le Regione; e chi intende cambuiare rotta non può fare altro che sposare i tre principi sopra enunciati. Sul come applicarli incomincia il difficile; da dove iniziare è ancora più complicato. Ma dovranno essere gli amministratori a fissare le coordinate del rilancio. E la Prearo sembra avere tutte le carte in regola per farlo. L’altro giorno, in conferenza stampa, ha soltanto detto che la BMTA così com’è non va e che c’è bisogno di un monitoraggio per fissare nuovi “business plan” organizzativi. Apriti cielo, si è scatenato l’inferno e in tanti si sono rizelati. Angelo Villani subito è passato al contrattacco contestando le affermazioni della neo presidente dell’EPT; secondo Villani la BMTA non è un evento da omologare ad una festa di piazza. E ci mancherebbe, aggiungo io; però Villani un mea culpa dovrà comunque farlo; negli ultimi anni la Borsa era diventata davvero più una passerella politica che una vera fiera del turismo archeologico. Ha rincarato la dose anche Ugo Picarelli, direttore della BMTA, molto caustico nel valutare l’efficacia delle azioni della Prearo quando guidava l’azienda di soggiorno di Paestum. E che c’entra!! Furbescamente Cirielli prende le distanze e suggerisce alla Prearo di muoversi in campo regionale (Marone docet !!) per esternare le sue perplessità su un evento che, comunque, la Provincia cercherà di correggere nel senso più giusto. E qul è questo senso, Cirielli lo dica subito.  Sembra al momento cadere nel vuoto l’appello che la sovrintendente Nava lanciò qualche settimana fa e che, in conferenza stampa, l’assessore Bellacosa sposò in pieno: “Salvare la Borsa ad ogni costo”. Sul piano della discussione resta una certezza, la Prearo è decisa ed anche sufficientemente autonoma, così almeno appare; nelle prossime settimane ne vedremo delle belle, soprattutto quando la provincia dovrà affrontare il nodo dell’Expo Scuola 2009.

Un pensiero su “EPT: la tracciabilità della Prearo

  1. Auguro buon lavoro alla Dott.Prearo e che per la durata del suo mandato possa portare la Provincia di Salerno nei primi posti per qualità e quantità di lavoro svolto.
    A.Della Corte

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