Giffoni Film Festival: ragazzi di camorra e bambini soldato del Congo in ‘voci dal buio’

Dalla periferia di Napoli alla Repubblica Democratica del Congo, storie incrociate di ragazzi della camorra e bambini congolesi che vivono in guerra. E’ ‘Voci dal buio’ il reportage di Giuseppe Carrisi, presentato oggi al Festival di Giffoni, il primo documentario internazionale realizzato da Giffoni Experience con il contributo della Provincia di Pisa e con la collaborazione della Fondazione Sipario Toscana – La Città del Teatro di Cascina. ‘Voci dal buio’ descrive due realtà in apparenza molto distanti e differenti, ma dove di continuo sono violati gli stessi diritti dell’infanzia: Barra, la periferia più disagiata di Napoli,  e la Repubblica Democratica del Congo, il paese africano con il più alto numero di bambini soldato. Un documento che mostrerà le reali condizioni estreme che i minori, nei due paesi, sono costretti a vivere. Anche se geograficamente lontane, queste due realtà hanno un comune denominatore: i bambini sono vittime designate di una logica perversa che nega e calpesta sistematicamente i loro diritti. Da una parte la Repubblica Democratica del Congo, con il suo “esercito” di bambini soldato, di piccoli sfruttati nei lavori pesanti, abbandonati, vittime della fame e delle malattie; di bambine abusate, di minori accusati di atti di “stregoneria” o rinchiusi nelle carceri; dall’altra, un quartiere del capoluogo campano dove esiste un “esercito” simile, composto di piccoli soldati, anche se non è ugualmente visibile: quello delle giovani leve delle cosche criminali che dettano legge in tutta la zona. Obiettivo del progetto è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella ricorrenza del 20° Anniversario della Convenzione internazionale fatta a New York il 20 novembre 1989 e del 10° Anniversario della Convenzione n. 182 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sulle forme peggiori di lavoro minorile