Salerno: Pionati e Mastella stringono federazione provinciale

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Domattina al bar Moka, nascerà una nuova intesa. Mastella e Pionati daranno vita alla federazione provinciale, sempre nell’ambito del centro-destra.”Nel corso del direttivo nazionale, è stato chiesto all’on. Clemente Mastella, di continuare a guidare l’Udeur, di non chiudersi nell’alveo del Pdl e di affermare alleanze strategiche nella coalizione di Centro-destra, per intraprendere un iter politico a riguardo.”Questo il commento del segretario provinciale udeurrino Pasquale D’acunzi, che dopo la corsa verso Palazzo Sant’Agostino, aveva optato per un momento di riflessione post elettorale. L’appoggio al candidato Edmondo Cirielli, non è stata compresa da buona fascia dell’elettorato, che vedeva il Campanile ugualmente spostato a destra? Probabilmente occorre tempo, per far sì che certe scelte vengano metabolizzate, prima di passare per le urne.  “Siamo alleati del centro-destra ed offriamo garanzie- ha continuato D’Acunzi- avendo anche alle amministrative, sostenuto tale coalizione. Stretegicamente accanto al Pdl, ma con una nostra identità. In Consiglio Nazionale, a tappeto vari punti nevralgici, che dovranno punteggiare il nostro iter: maggior radicamento territoriale e potenziamento della vocazione meridionale. Ciò non elude gli amici del centro Nord, ma intendiamo incisivizzare il Sud, che appare quasi svanito dalle agende politiche. Oggi il quadro sociale, impone che sussista anche un partito con caratteristiche regionali al Sud, sulla falsariga degli schieramenti spagnoli. Una formazione che recuperi le ataviche anime democratiche. Ci prepariamo a scendere in campo per le imminenti regionali, rafforzando l’area cattolico democristiana. Di qui l’alleanza con l’Adc di Francesco Pionati. Una federazione provinciale, giacchè Udeur ed Adc hanno raggiunto le 38.000 preferenze in provincia. Il che ci attesta come secondo partito del centro-destra. La federazione nasce da qui, dal voler creare un attrattivo contenitore, per quanti non trovano spazio per la politica dei cattolici moderati. Certamente questa non è una stagione felix per il Pd. Che vive un peccato d’origine e di percorso. Difficile digerire mescolanze e fusioni fredde, senza correre rischi.”