salerno:Cia e Confagricoltura con la commissione parlamentare rifiuti

La Confederazione Italiana Agricoltori e Confagricoltura di Salerno hanno incontrato la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presso la Prefettura di Salerno. I Presidenti  delle due Organizzazioni agricole hanno rappresentato quelli che si sono i riflessi “ dell’ emergenza rifiuti” sull’agricoltura salernitana, sottolineando che il ritorno alla normalità rappresenta la priorità che le aziende agricole salernitane rivendicano con forza;  una normalità che non può prescindere da un piano  forte per la promozione dei prodotti salernitani e da una bonifica immediata per salvare il territorio dall’inquinamento. Un ulteriore priorità, hanno sottolineato il Presidente della CIA, Oliva, e quello di Confagricoltura, Consalvo, è rappresentata dalla necessità di creare adeguati siti di compostaggio, favorendo quello domestico nelle aree agricole; avviare le procedure per realizzare un sistema di termovalorizzatori in aree non agricole e che comunque non pregiudichino il diritto di coltivazione con metodi certificati a favore delle aziende; iniziare la raccolta differenziata porta a porta; assicurare la partecipazione delle organizzazioni agricole ai tavoli di concertazione, che dovrebbero avere una caratterizzazione provinciale. Di pari passo, ad avviso delle Organizzazioni agricole , va avviato il censimento dei siti inquinati e vanno intrapresi gli opportuni interventi di bonifica, finanziandoli con i Fondi Ue. Altro aspetto determinante  e di maggiore criticità riguarda proprio la nozione di rifiuto che per il settore agricolo, sembrerà un’assurdità, non ha ancora trovato una sua definzione, anche in conseguenza del fatto che in agricoltura vi sono dei residui delle attività` agricole che vengono reimpiegati nell’attività agricola stessa e che quindi astrattamente non potrebbero essere classificati e considerati come dei rifiuti. Su questa problematica i due Presidenti hanno sollecitato disposizioni applicative che riconoscano tale situazioni e portino il settore fuori da una diffusa considerazione di illecito utilizzo dei reflui zootecnici. I rappresentanti dell’agricoltura hanno poi sottolineato un’altro aspetto del problema legato alla tassa sui rifiuti, facendo presente che già nel decreto Ronchi si prevedeva la soppressione della TARSU e la sua sostituzione con la TIA. Di anno in anno e` stato sempre prorogato il termine di tale sostituzione ed ora sembra che il 2009 sia l’ultimo anno, quello di definitiva scadenza.Un articolo del codice ambientale sancisce la non assimilabilità dei rifiuti speciali, provenienti dalle aree produttive, ai rifiuti urbani. Ciò nonostante, i Comuni hanno tassato le aree agricole, forti di una disposizione della legge finanziaria 2007 che lo consentiva.Perciò, hanno detto i due Presidenti, auspichiamo che, con l’applicazione integrale dell’articolo 195, venga a cadere questa assimilazione in deroga e quindi la sottoposizione al tributo dei rifiuti provenienti dalle aree agricole, nonché venga emanato il decreto ministeriale che fissi i criteri di assimilabilità.